Museo civico di Cerchio
Travocial,
2013-12-11 08:42:20
2013-12-11 08:42:20
Nel 1986, grazie all’interesse e alle ricerche dello studioso Fiorenzo Amiconi, è stata inaugurata la prima sezione del Museo Civico di Cerchio nei locali dell’ex convento degli Agostiniani Scalzi. Si trattava di un piccolo gruppo di opere d’arte sacra recuperate nei depositi e nelle sagrestie delle chiese del borgo: Santa Maria dentro le mura, Santi Giovanni e Paolo Martiri e Santa Maria delle Grazie. Nel 1990 si è aggiunta la collezione etnografica della civiltà contadina e dei mestieri, composta da circa 1500 pezzi donati o dati in deposito dalle famiglie cerchiesi nel corso degli anni. Nei locali a piano terra che custodiscono la collezione etnografica si susseguono quattro ambienti dedicati alla vita contadina:•la prima sala contiene strumenti di peso e di misura per cereali e olio;•la seconda sala è riservata all’arte della filatura;•la terza sala ripropone le attività domestiche attraverso l’esposizione di utenisili da cucina, ferri da stiro, tostacaffè e scaldaletto;•la quarta sala espone le pupe in cartapesta e i fuochi artificiali utilizzati durante le festività;•il chiostro contiene attrezzi agricoli di grandi dimensioni, utensili da falegname, arrotino, calzolaio e fabbro.Nel seminterrato si conservano i reperti dell‘arte sacra, compresi tra il XV e il XX secolo: una pregevole croce processionale di scuola sulmonese, una Natività del 1571, una Sacra famiglia del ’700, un reliquiario e un calice in argento provenienti dalla chiesa di SS. Pietro e Paolo di Cerchio e alcune tele di devozione mariana.