Museo etnografico "G. Carpani"
Travocial,
2012-12-12 12:17:30
2012-12-12 12:17:30
Fondato nel 1976, conserva raccolte di oggetti, strumenti di lavoro e suppellettili dell'alta valle del Reno che fin dagli anni Sessanta del Novecento un gruppo coordinato da Giovanni Carpani aveva salvato dalla dispersione. La consistenza del patrimonio ammonta a circa tremila oggetti, di cui duemila esposti; la sezione relativa alla vita quotidiana è presentata come ricostruzione ambientale presso un'abitazione del XVIII secolo di Poggiolforato, mentre il nucleo numericamente più consistente, relativo ai lavori agricoli, è custodito nell'ex scuola elementare della frazione Querciola, recentemente restaurata. Di un certo interesse sono le testimonianze delle attività boschive, in particolare quella della raccolta della castagna.L’esposizione di numerosi oggetti della cultura materiale della zona copre un arco di tempo che va dal XVIII secolo ad oggi è supportata da pannelli didascalici, che consentono un più chiaro inquadramento storico-culturale degli oggetti presenti, Il museo è articolato in cinque sezioni: in quella dedicata al castagno si ha ricostruzione dell'intero ciclo di lavorazione della castagna ; nel settore riferibile all’artigianato sono rappresentate le attività degli artigiani del legno e della pietra, illustrate da numerosi utensili. La sezione della pastorizia si concentra su una serie di oggetti che ricostruiscono tutte le fasi del lavoro del pastore, mentre la sezione della religiosità costituisce uno spazio riservato agli oggetti devozionali più diffusi e particolari, espressione di una religiosità non sopravvissuta nel tempo. Nel settore che ha per tema la tessitura c’è una rassegna degli utensili per la filatura, la cardatura e la tessitura delle fibre un tempo utilizzate: la lana e la canapa. Nell’adiacente edificio detto "le Catinelle" è possibile ammirare la fedele ricostruzione di una tipica casa di montagna con arredi originali databili tra il XIX secolo e il periodo fra le due guerre.