Biblioteca statale Antonio Baldini
Travocial,
2015-09-02 10:27:27
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Istituita nel 1962 dall'Ente Nazionale Biblioteche Popolari
e Scolastiche, intitolata allo scrittore e critico letterario Antonio Baldini e
realizzata secondo i più avanzati criteri della biblioteconomia, la biblioteca
si distingueva negli anni '60 per modernità, funzionalità e aggiornamento delle
raccolte. Nel 1977, dopo la soppressione dell'Ente, fu acquisita dallo Stato e
destinata al Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, allora di
recentissima istituzione (1975) e assunse l’attuale denominazione di Biblioteca Statale Antonio Baldini.
Fin dai suoi inizi, la biblioteca Baldini si è
istituzionalmente posto come obiettivo prioritario la "amichevolezza" nei
confronti dell’utenza, già in tempi in cui questa non era certo dovunque
avvertita come un valore. Ecco dunque nelle sale, già negli anni `60, la
disposizione delle raccolte librarie a scaffale aperto e in ordine classificato, cioè per materie, al fine di
agevolare al massimo il lettore nella ricerca e nella fruizione, e al fine di
consentirgli di trovare anche titoli di cui non conosca previamente l’esistenza;
ecco anche la luminosità e la ariosità delle sale (consentite
certo dalla ubicazione favorevole nel verde dei Parioli e dalla modernità della
struttura architettonica); ecco lo stesso arredo delle sale di lettura, che fino agli anni
`80 comprendeva persino degli angoli - salotto, con tavoli bassi e poltrone,
caratteristica questa cui si è dovuto purtroppo rinunciare col tempo, al fine di
aumentare i posti disponibili. Questa "amichevolezza" della struttura porta
infatti a statistiche di frequenza di notevole significatività: presenze medie giornaliere di 150 persone, con
picchi di presenze mensili attorno ai 5000 utenti. Per questo
motivo è stato necessario regolamentare l’ingresso e gestire l’utenza con
sistemi automatizzati (dal 2012 viene utilizzato il sistema Ermes di proprietà
della Biblioteca nazionale centrale di Roma).