Villa Romana di Toscolano Maderno
Travocial,
2012-10-15 08:53:55
2012-10-15 08:53:55
La villa di Toscolano Maderno è solo parzialmente scavata, anche se le indagini più recenti hanno permesso di chiarire la planimetria generale. Attualmente è visibile soltanto il suo settore meridionale, in attesa di una completa valorizzazione del complesso. L’edificio si presentava in origine con loggiato frontale sul lato orientale, quello rivolto verso il lago e con avancorpi sui due lati nord e sud. Il loggiato si apriva verso un’area aperta, dove si trovava un grande bacino-fontana di 47 metri di lunghezza. La villa, costruita nel I secolo d.C., subì interventi e trasformazioni nei secoli successivi sino all’inizio del V secolo d.C., conservando sino al momento della distruzione aspetti propri di un edificio di grande lusso. Una fase di grande rilevanza architettonica è quella databile fra la fine del I e la prima metà del II secolo d.C. In questo periodo appartenne probabilmente a un esponente di una delle più importanti famiglie bresciane, Marco Nonio Macrino, console nel 154 d.C., una cui iscrizione con dedica alla moglie Arria è stata rinvenuta nel Seicento nell’area dell’edificio. La parte oggi visibile comprende diversi vani, alcuni dei quali conservano ancora ampi tratti di intonaco dipinto e pavimenti a mosaico con motivi geometrici, in sole tessere bianche e nere o con uso limitato anche di tessere colorate. A questi vani si accedeva da un lungo ambiente, solo parzialmente scavato, che conserva ancora parti dell’intonaco dipinto. Il vano presentava in una sua prima fase due esedre lungo il lato settentrionale, successivamente tamponate.