Chiesa di Santa Maria di Portonovo
Travocial,
2016-04-19 15:20:24
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Sorta sul deposito franoso del soprastante Monte Conero e costruita pressoché interamente da piccoli blocchi di pietra calcarea del luogo, la piccola chiesa abbaziale di Santa Maria di Portonovo rappresenta un esempio esclusivo fra i più originali dell’arte romanica marchigiana.Se incerta è la datazione del primitivo impianto, che una pergamena ora dispersa ascriveva tra il 1034 ed il 1050, ben documentate sono invece le successive vicende dell’importante complesso benedettino: i privilegi papali ed imperiali concessi tra il XII ed il XIII secolo; l’abbandono, da parte dei religiosi, a causa di una frana nel 1320; le scorrerie dei Turchi nel XVI secolo; i danni provocati nel 1808 dalle truppe napoleoniche; il primo consistente intervento di consolidamento strutturale ad opera del Sacconi nel 1894.Dal punto di vista iconografico, S. Maria di Portonovo è una chiesa basilicale che, su un modello di derivazione orientale, per la presenza delle due cappelle laterali assume la forma di una croce greca. La pianta si articola in tre navate alle quali si affiancano due navatelle laterali, più corte, concluse da absidi semicircolari così come la nave maggiore. La copertura è a botte nella navata principale - interrotta al centro da una cupola ellettica sostenuta da quattro pilastri cruciformi - e a crociera nelle navate laterali. Lesene e archetti pensili sottolineano le murature esterne, mentre l’interno si presenta privo di decorazioni.