Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di
Travocial,
2013-12-04 11:27:54
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"Il Divisionismo” è un’esposizione permanente inaugurata il 26 maggio 2012. La raccolta documenta un momento fondamentale della cultura artistica italiana tra Ottocento e Novecento in tutto il suo contesto storico e sociale attraverso il dialogo dell’originario nucleo di tele di Giuseppe Pellizza da Volpedo con le successive mirate acquisizioni di opere di importanti artisti che, in ambito nazionale, si sono fatti interpreti della “pittura divisa”. I dipinti tracciano un percorso di grande livello, dalla sperimentazione cromatica della scapigliatura, all’applicazione più matura della tecnica divisa da parte degli artisti socialmente impegnati degli anni novanta dell’Ottocento fino agli approcci empirici nell’ambito simbolista ed ai primi saggi dei futuristi per i quali il divisionismo costituiva il linguaggio della modernità.L’allestimento, a differenza del catalogo della collezione che segue un ordine cronologico, mira ad evidenziare anche le affinità tra le opere delle diverse aree geografiche, cercando confronti insoliti, a volte perfino sorprendenti. Ne sono un esempio il rapporto tra Serafino Macchiati e Giacomo Balla durante un breve sodalizio parigino nel 1900 o tra Guglielmo Amedeo Lori, Plinio Nomellini e Benvenuto Benvenuti, uniti dalla comune matrice toscana, filtrata attraverso il maturare delle loro personali poetiche. Tra gli esponenti dei diversi divisionismi, non va dimenticato il tortonese Angelo Barabino cui è stato attribuito un doveroso omaggio con una sala espositiva dedicata che ne rappresenta la produzione più intensa e creativa.