Orto botanico di Torino
Travocial,
2011-11-09 10:37:30
2011-11-09 10:37:30
Fondato nella prima metà del Settecento per volere del re Vittorio Amedeo II, dal 1730 appartiene all'Università. La parte più antica (circa 500 mq) è occupata dalle aiuole, grandi rettangoli suddivisi in aiuole geometriche disposte a ventaglio intorno alle vasche centrali. Le aiuole sono delimitate da bargioline e contengono collezioni di erbacee perenni della flora spontanea piemontese. All'inizio dell'Ottocento si costruiscono la palazzina con l'arancera, la serra calda e il museo con l'erbario. In quel periodo si da avvio anche alla coltivazione di piante arboree.
Nel 1825 si includono i terreni donati da Vittorio Amedeo III e nel 1831 si tracciano nuove aiuole con una terza vasca. A metà Ottocento l'Orto ha il suo massimo sviluppo con oltre 12.000 specie in coltura. Nel 1840 il boschetto, di quasi due ettari, viene integrato con numerose specie arboree ed arbustive. L'alpineto, collinetta artificiale che ospita un giardino roccioso con specie alpine, venne costruito nel 1962. Dal 1969 l'arancera è stata sostituita da una serra per colture tropicali.
Nel 1986 è stata costruita una serra per piante succulente. Attualmente le aiuole ospitano collezioni soprattutto di specie aromatiche e medicinali. Di interesse è la collezione dei preziosi erbari.