Castello principesco
Travocial,
2013-11-14 11:12:08
2013-11-14 11:12:08
Il viaggio al Castello ci conduce sulle tracce del suo primo signore, il duca Sigismondo d'Austria, che lo volle, forse, come abitazione cittadina (seconda metà del XV secolo). Per tutto il Cinquecento il Castello rimase una residenza principesca; nel 1516 vi soggiornerà addirittura l’imperatore Massimiliano I. Nel corso dei secoli l’edificio cadde progressivamente in abbandono. Nel XVII sec. continuò ad essere utilizzata solo la cappella per la celebrazione di messe. In seguito alle guerre napoleoniche il Tirolo divenne possedimento bavarese. Il nuovo governo cedette il Castello ai principi Thurn und Taxis come indennizzo per la confisca delle regalie postali. Nel 1875 il Castello venne acquistato dal Comune di Merano, che voleva abbatterlo per costruire una scuola. Fortunatamente non mancarono le proteste da parte di ospiti e cittadini; nacque un vero e proprio caso, che attirò l'attenzione della stampa internazionale. L'amministrazione cittadina si convinse infine a salvare il piccolo gioiello. Dal 1878 al 1880 seguì il restauro dell'edificio in chiave storicista, su progetto di Friedrich von Schmidt, architetto di fama internazionale, già direttore dell’opera di restauro del Duomo di Vienna. Il restauro ottocentesco si proponeva di ricreare l'antica atmosfera tardogotica, grazie anche all'acquisizione di arredi, quadri, armi, ricercati sulla base degli antichi inventari. In questo senso il piccolo Castello - museo testimonia non solo il passato del duca Sigismondo e dell’imperatore Massimiliano, ma anche il modo in cui nell’Ottocento si restauravano e ricostruivano gli edifici storici. Il Castello venne aperto al pubblico nel 1880. Oggi conta più di 20.000 visitatori all'anno.