Avventura in miniera Villandro
Travocial,
2016-03-01 12:40:11
2016-03-01 12:40:11
La miniera d'argento di Villandro, nominata per la prima volta nel 1140, venne donata dall’imperatore Federico Barbarossa al monastero di Novacella nel 1177. Il monte di Villandro è tutto scavato. Su 750 m di dislivello conta ben 16 gallerie, per un totale di 16,5 km, di cui due terzi sono scavati a mano e un terzo con l’impiego di esplosivi. Fino al 1943 venivano estratti soprattutto piombo (galena), rame, pirite e solfuro di ferro, blenda e argento. La miniera ha raggiunto la sua massima produttività nella prima metà del XVI secolo, quando occupava un gran numero di minatori. Dalla seconda metà del XVI secolo il giacimento iniziò lentamente ad esaurirsi. Nonostante le difficoltà, l’estrazione dei minerali venne continuata nei secoli seguenti con una breve ripresa tra il 1893 e 1908, quando l’attività mineraria venne dismessa e ripresa brevemente nel 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale. La Galleria Elisabeth, lunga 1670 m e situata a 1292 m di altitudine, alla fine degli anni 1990 è stata restaurata e dal 2005 è aperta al pubblico. La galleria dà un’idea dei metodi estrattivi tradizionali, della capacità produttiva della miniera e della lavorazione dei minerali, nonché delle condizioni di lavoro dei minatori, la cui aspettativa di vita non superava i 35-40 anni.Note:€ 7,00 gruppi (oltre 15 persone) € 4,00 bambini (6-15 anni)€ 7,00 anziani dai 65 anni e studenti€ 3,00 scolaresche € 20,00 famiglie (2 adulti, bambini fino ai 15 anni) gratuito per bambini inferiori ai 6 anni Il biglietto di ingresso a questo museo dà diritto ad una
riduzione sulla visita al Museo mineralogico di Tiso e all'Archeoparc
Villandro.