Castel Caldes
Travocial,
2015-12-21 15:38:50
2015-12-21 15:38:50
Posto all’imbocco della Val di Sole e affacciato sul torrente Noce, il maestoso maniero domina il vicino paese di Caldes. L’aspetto attuale del castello è il risultato di varie fasi architettoniche iniziate nel Duecento e proseguite fino al XVI secolo. Tra il 1230 e il 1235 fu realizzato il primo nucleo, una torre a cinque piani che fungeva anche da residenza, realizzata per volere di Rambaldo ed Arnoldo da Cagnò. Era utilizzata, insieme alla sovrastante Rocca di Samoclevo, per il controllo dei traffici commerciali della Val di Sole. Nel 1464 la 'casa torre' passò alla famiglia Thun che la ampliò, aggiungendo ulteriori corpi di fabbrica che hanno conferito all'edificio l'aspetto attuale. Ulteriori lavori di restauro e ampliamento furono condotti nel XVI secolo e vennero eseguite decorazioni ad affresco in varie sale. Fu anche edificata l'attuale cappella nella corte prospiciente il castello, dedicata alla Beata Vergine Maria ed interamente affrescata da storie di Naurizio. Una leggenda vuole che il castello sia stato teatro della prigionia di una giovane donna di nome Olinda, forse da identificarsi nella contessa Marianna Elisabetta Thun, che venne rinchiusa dal padre Rodemondo in una piccola stanza per impedire il matrimonio con Arunte, menestrello di corte per il quale morì d’amore. Le decorazioni di alcuni ambienti del castello sono attualmente in fase di restauro. Nelle sale del terzo piano del castello è allestita la mostra "Doni preziosi. Immagini e oggetti dalle collezioni del Castello del Buonconsiglio".La rassegna propone un'articolata selezione di preziose opere d'arte provenienti dalle collezioni museali del Castello del Buonconsiglio, accomunate da un comune filo conduttore: il dono nell’arte. In questa mostra il dono viene visto come chiave di lettura della società che ne ha fatto espressione di affetti privati o strumento dei più delicati rapporti diplomatici. Doni nuziali come un raro cofanetto tardomedievale in avorio e osso, cassoni in legno lavorati ed intagliati, delicati ventagli, raffinate medaglie, lussuose tabacchiere, posti in collegamento con dipinti raffiguranti i Re Magi nell’atto porgere i doni al Bambino Gesù, oppure san Martino che dona il proprio mantello al povero, sono solo alcune opere che si potranno ammirare fino al 18 ottobre 2015. E’ un’occasione per vedere in anteprima, in attesa della fine dei lavori di restauro, l’imponente maniero della valle di Sole.