Museo civico di Taverna (Italia)
Travocial,
2013-04-15 09:09:45
2013-04-15 09:09:45
Il museo ? ospitato nell'ex convento dei Domenicani annesso alla Chiesa monumentale di San Domenico. Fondato nel 1465 l'edificio venne danneggiato dal terremoto del 1662. Anche l'adiacente chiesa venne ricostruita tra il 1670 e il 1680, ed ampliata con navata laterale a sinistra ed un nuovo campanile ricostruito nel 1794. Il terremoto del 1905 danneggi? nuovamente sia la chiesa che il convento. Fu proprio la chiesa per un lungo periodo la custode naturale delle opere dell'artista Mattia Preti. Otto dipinti del ?Cavalier Calabrese' vennero rubati il 26 febbraio 1970. Per sicurezza il San Domenico venne chiuso Dopo circa 3 anni le opere vennero recuperate. Nel 1988 l'edificio e le opere in esso custodite vennero restaurati, la chiesa venne riaperta al culto e la pinacoteca pretiana al pubblico. Del convento oggi resta la chiesa ed il grande edificio che ospita la sede municipale, il museo civico e la biblioteca. Il percorso espositivo risulta articolato in due settori (A e B) ; Il primo ospita nella seconda e terza sala dipinti di due grandi protagonisti dell' arte del ?600: Gregorio Preti e Mattia Preti; in particolare del primo, un San Giacinto e un San Vincenzo Ferrer, del secondo la Madonna degli Angeli con i ss. Michele Arcangelo e Francesco d'Assisi, un S. Girolamo ed un bozzetto raffigurante i SS. Pietro e Paolo, bozzetto degli affreschi eseguiti dal maestro per la cupola di S. Biagio a Modena. Nelle sale successive, oltre ad opere scultoree, si trovano dipinti di artisti del sei-settecento napoletano e di artisti calabresi; tra questi Giovan Battista Spinelli, Antonio e Giovanni Sarnelli, Mario Minniti, Antonio De Bellis. Seguono sale dedicate all' arte serica o alle pi? recenti acquisizioni del Museo, tra cui uno studio preparatorio del Preti per L' Apoteosi di S. Pietro Celestino. Nel secondo settore, dedicato ad esposizioni permanenti e mostre temporanee, opere di Carmelo Savelli, raccolte dedicate a Ercole Drei, Francesco Guerrieri, Lia Drei, oltre a sezioni dedicate ai lavori di Mimmo Rotella, Mirella Bentivoglio, Concetto Pozzati, fino ai calabresi Giuseppe Gallo e Francesco Correggia.