Palazzo Balbi
Travocial,
2016-04-01 09:57:27
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Villa Balbi sorge nel XVII sec. per volont? di Francesco Maria Balbi come ampliamento e ristrutturazione di un precedente edificio cinquecentesco, probabilmente di propriet? dei Pinelli.
L'autore dell'intervento (forse Pier Antonio Corradi) incorpora l'impianto originario sostituendo semplicemente la ricca decorazione architettonica ad affresco, oggi visibile a tratti sotto l'intonaco distaccato, con un pi? modesto marmorino.
Il manufatto ? posto al centro di una vasta azienda agricola legata alla produzione della seta che si estendeva allora dal torrente Verde al passo della Bocchetta e dal rio Gioventina fino al ponte della Ferriera, inglobando quasi integralmente il territorio dell'odierno capoluogo.
L'impero immobiliare dei Balbi, per?, inizia a sfaldarsi gi? dalla seconda met? del XVIII sec. a causa della crisi finanziaria che si abbatte sull'aristocrazia genovese fino a quando, nel 1832, il fondo di Campomorone passa agli Spinola in virt? del matrimonio contratto da Violantina Balbi dando il via al processo di dismissione della produzione ed alla vendita di mulini, poderi ed dello stesso Palazzo che verso il 1940 viene acquistato da Luigi Dellepiane che vi realizza una casa di riposo.
Negli anni '80 il Comune, divenuto proprietario della villa vent'anni prima, ne avvia la rifunzionalizzazione, trasformando l'edificio in sede del Municipio e nel nuovo polo culturale che contiene, oltre ai Musei Paleontologico e delle Marionette anche al Biblioteca Civica e l'Archivio Storico Comunale.