Museo P.C. Bosio Filigrana di Quattro Continenti
Travocial,
2013-11-19 08:39:59
2013-11-19 08:39:59
Il nucleo di partenza di questa singolare collezione trova la sua origine "storica" in una vendita all'asta tenutasi a Londra nell'ormai lontano 1960 dove, tra i presenti c'era anche il Comm. Pietro Carlo Bosio, il quale, quando furono battuti alcuni oggetti in filigrana, non esito' ad acquistarli. Da allora, con frequenti viaggi all'estero, incremento' ed arricchi' sempre piu' la collezione, fino a raggiungere l'attuale consistenza, peraltro tutt'ora in costante accrescimento. Dopo un attento restauro, ad opera dell'architetto Luigi Fontana, il museo oggi si articola su quattro piani ed é ripartito su piú sale espositive. E' possibile seguire un percorso espositivo basato sulla provenienza delle opere esposte.Si ammirerà cosí la notevole quantità di pezzi dell'Europa Occidentale, tra i quali quelli prodotti in Italia, compresa la straordinaria voliera, l'oggetto piú grande del museo, proseguendo per le ricercatezze di Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra, Svezia e Europa Centrale.Da qui si vola per un universo a parte: quello dell'arte oraga russa con i suoi smalti e le sue icone che trasformano la funzione stessa della filigrana. Imponente, nella parte asiatica, la sezione dedicata alla Cina, con oggetti che ci fanno calare in quell'antico mondo, dal ciondolo propiziatorio al tempio.Poi l'India, ma anche l'America Latina (specialmente il Perú) ed ancora l'Africa, con gli oggetti dell'Etiopia e dell'Egitto. Infine le sezioni dell'artigianato di Campo ed i macchinari che spiegano le tecniche di lavorazione.Gli oggetti esposti nel Museo sono raggruppati secondo le aree geografiche di provenienza; è possibile cosí individuare le differenze tra le varie scuole di lavorazione. Ampio spazio è dato alla filigrana italiana che presenta come cittá protagoniste Venezia, Genova, Cortina d'Ampezzo e Firenze. Caratteristico della Cina ad esempio è l'utilizzo di un filo d'argento tondo sottile quanto un capello umano e l'impiego di materiale quali l'avorio, la tartaruga o i gusci di noce come supporto alla filigrana. La filigrana russa e quella nepalese si distinguono invece per il largo impiego di smalti con particolare attenzione ai colori. Quella indiana la si riconosce attraverso la varietá di oggetti legata agli usi del posto.