Monastero di Santa Maria la Nova
Travocial,
2012-12-05 06:06:54
2012-12-05 06:06:54
Il monastero di Santa Maria La Nova sorge nel centro storico della città di Nola. La platea del 1651 conservata presso l’Archivio Storico Diocesano di Nola rappresenta la fonte documentaria più ricca di informazioni per ricostruire le vicende del complesso religioso. Fu Suor Francesca Sussolana, che apparteneva ad una nobile famiglia nolana, che fece costruire presso l’antica chiesa nel 1521 un nuovo convento sotto la regola di Santa Chiara. Il complesso si ampliò nel corso dei secoli a seguito di acquisti diretti e di donazioni di beni immobili ubicati nelle sue immediate vicinanze e subì sia nel XVI che nel XVII secolo e, da ultimo, nel 1828 numerose ristrutturazioni e trasformazioni.
Il monastero in origine presentava un impianto quadrangolare articolato su tre piani, con chiostro interno fenestrato e perimetrato da un corridoio che, sul lato Ovest, presentava la scala di accesso ai piani superiori. Le coperture dell’edificioerano caratterizzate da tetti a falda con sottostanti suppenni. Il chiostro aveva una vasca al centro ed una serie di ambienti adiacenti, con funzione di servizio: cisterne, pollaio, granaio. Nell’estremo Nord-Ovest di via Ambrogio Leone si ergeva la Torre del Belvedere con porta carraia; alti muri di cinta circondavano, invece, i due giardini del complesso. Il muro della Clausura collocato a settentrione chiudeva un secondo giardino del monastero su vicolo I Ranieri.
Annesso vi era l’Ospizio delle monache con giardinetto interno, incorporato nel 1846 al resto della fabbrica, insieme ad un altro casamento con funzione, probabilmente, di accoglienza. Nel corridoio al pianoterra era ubicato il primo refettorio, mentre il secondo era collocato al primo piano. Le cucine con forni e focolai erano forse annesse ai refettori.
Il primo ed il secondo piano erano articolati in vari ambienti che si aprivano su due corridoi con finestre e balconi. Il dormitorio in particolare era ubicato al secondo piano con aperture che prospettavano sul chiostro;verso mezzogiorno esso aveva sedici celle e la camera di ricreazione.
Il prospetto principale prospiciente Via Senatore Cocozza appare oggi scandito dalla linearità delle superfici e dal ritmico susseguirsi di finestre e semplici modanature. Nell’angolo tra questa strada e Via Principessa Margherita si colloca, invece, la chiesa con annesso il nucleo originario della cappella della Presentazione della Beata Vergine Maria.
Dal 1995 l’edificio, di proprietà comunale, è stato destinato ad ospitare il Museo Storico – Archeologico di Nola e del suo territorio.