Museo Morandi
Travocial,
2015-02-11 15:46:33
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Interamente dedicato al pittore bolognese Giorgio Morandi (1890-1964), il museo - ufficialmente inaugurato nell'ottobre 1993 - è ospitato al secondo piano di Palazzo d'Accursio, accanto alle Collezioni Comunali d'Arte, in ambienti appositamente ristrutturati e adattati. Nato sulla scorta della sezione Archivio e Centro Studi Morandi, aperta nel 1982 in appositi spazi della Galleria d’Arte Moderna, il museo è stato creato a Palazzo d’Accursio per vincolo testamentario espresso da Maria Teresa Morandi in occasione della donazione delle opere del fratello artista alla città; ed integrate dalla sezione della Galleria. L'esposizione comprende inoltre le ventidue opere della collezione di Francesco Paolo Ingrao, acquistate dal Comune nel 1985, e numerosi legati testamentari, tra i quali figurano la collezione appartenuta a Cesare Gnudi, e alcuni depositi, come la piccola Natura Morta a suo tempo donata dall'artista al critico ed amico Francesco Arcangeli. L'itinerario si completa con la visita alla casa di via Fondazza 36, dove il maestro visse e lavorò tra il 1910 e il 1964, che si presenta come una sorta di "stanza della memoria" comprendente oggetti personali dell'artista e della famiglia. Il percorso prevede la visita allo studio di Morandi ricostruito con gli oggetti originali quali il famoso cavalletto, la tavolozza, i pennelli e gli oggetti ritratti tante volte nei dipinti. La stanza in cui riceveva gli ospiti conserva invece la piccola ma interessante collezione d'arte antica già di proprietà del maestro. A corollario del percorso sono stati predisposti spazi di documentazione, con foto, video e documenti, una sala polivalente e la biblioteca.Il museo è stato diretto sino al 2001 da Marilena Pasquali e, in seguito, dal 2005 da Claudio Poppi che ne ha ridisegnato il suo ordinamento con corretta filologia storico-artistica. La collezione monografica si compone di duecentocinquanta opere, di cui sessantuno dipinti ad olio eseguiti tra il 1910 e il 1964, diciotto acquerelli, ottantotto disegni, settantanove acqueforti, due sculture e due lastre matrici esposte in un percorso filologico e dinamico, che ha mirato a ricordare l’atmosfera dello studio dell’artista con la sua collezione di maestri d’arte antica. Giorgio Morandi ha sviluppato la sua straordinaria poetica artistica con grande originalità, pur sfiorando, all’interno della sua ricerca centrata sui temi della natura morta con bottiglie, dei fiori e del paesaggio, tutte le evoluzioni dell’arte, dalla metafisica all’informale, e traendo ispirazione dalla pittura medievale e moderna più geometrica e silente, da Giotto a Masaccio e Paolo Uccello, da Chardin a Cézanne. L’attività del Museo Morandi è mirata a valorizzare il proprio patrimonio e relazionare la figura del pittore e il suo operato con esperienze similari o parallele alla sua, in ambito nazionale ed internazionale e con particolare riferimento al collezionismo: si ricordano le mostre Zoran Music. Gli acquerelli Veneziani, Mostra dei ventisette dipinti di Giorgio Morandi già appartenuta alla Collezione José Luis e Beatriz Plaza, Jean Michel Folon. Acquerelli e sculture, Paul Klee. Figure e metamorfosi, Alberto Giacometti: disegni, sculture e grafica, Max Klinger. Incisioni da una collezione privata bolognese, Julius Bissier. Opere dal 1925 al 1965, I Morandi della Collezione Giovanardi, Luciano de Vita. Le prime acqueforti. 1950-1956 e Domenico Rambelli. Disegni, Josef Albers.Omaggio al Quadrato-una retrospettiva, Mario Pozzati con Disegni e Concetto Pozzati. L’alto profilo artistico di Morandi è stato promosso all’estero in varie esposizioni tra cui Giorgio Morandi. Dipinti ed opere su carta dal 1914 al 1963, a Lisbona, Morandi esposizione antologica, a Madrid, Giorgio Morandi. Fiori e Paesaggi, a Tokio e Giorgio Morandi.Acquerelli, a Vienna e Winterthur, ed a Bologna, e fra le più recenti Rembrandt e Morandi: mutevoli danze di segni incisi, Efrem Tavoni e Giorgio Morandi. Omaggio a un’amicizia e Letteratura incisa. Inoltre, per sottolineare la figura del pittore bolognese è stato anche indetto il Premio di incisione Giorgio Morandi. Gli spazi del Museo hanno anche ospitato mostre di artisti del Novecento e del presente il cui lavoro instaura un profondo dialogo con le opere di Morandi, si ricordino per esempio "Bernd & Hilla Becher" (2009), "Alla dolce patria: il ritorno in Italia di Filippo de Pisis" (2009), "Wayne Thiebaud" (2011) e "Alexandre Hollan. Silences en couleurs" (2011).