Pinacoteca nazionale di Bologna in Palazzo Pepoli
Travocial,
2016-01-28 08:08:09
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Già proprietà di una
delle più importanti famiglie della città, il Palazzo venne eretto
nella seconda metà del XVII secolo trovando il suo completamento
soltanto nel primo decennio del secolo successivo. Il Salone e le
quattro grandi sale furono affrescati da Domenico Maria Canuti,
Giuseppe Maria Crespi, e Donato Creti, in un percorso che si snoda
attraverso cinquant’anni di pittura toccando i principali
protagonisti della pittura bolognese d’età barocca che da un lato
recupera, con l’aggancio alla fase matura di Canuti, l’età
post-reniana, dall’altro preannuncia con Crespi e Creti sviluppi
pienamente settecenteschi. Le sale ospitano una significativa
selezione della quadreria Zambeccari, fra le più importanti della
storia pittorica della città. Sono presenti opere dei capiscuola
della pittura emiliana come Lodovico Carracci, Guercino, Albani e
Crespi, ma ancora Passerotti, Tiarini, Mastelletta, Franceschini,
Pasinelli e Creti. In più vi si contano alte testimonianze di scuole
pittoriche non regionali come la fiorentina, la genovese, la veneta e
la napoletana con opere di Mattia Preti, Luca Giordano, Bernardo
Strozzi, Palma il Giovane, Sebastiano Ricci e Piazzetta.