Raccolta del Dipartimento di chimica "G. Ciamician
Travocial,
2015-02-11 15:47:24
2015-02-11 15:47:24
Ufficialmente costituita e organizzata a partire dall’anno 1985, la raccolta deriva dal recupero di materiale disperso nei depositi dell'allora Istituto "G. Ciamician", appositamente restaurato ed ordinato e infine esposto nel corridoio del piano terreno in armadi d’epoca, anch’essi ripristinati. Collegati in un percorso logico, che rievoca l'atmosfera dei laboratori chimici dei primi del '900, i tre nuclei principali si riferiscono alle apparecchiature scientifiche, alla vetreria da laboratorio, ai campioni di prodotti chimici d'interesse storico. La biblioteca ospita un importante archivio, che conserva anche numerosi libri antichi e rari, datati a partire dal XVII secolo, esposti a rotazione, anche su tema specifico.L'inizio del percorso, nell’atrio del dipartimento, è contrassegnato dalla ricomposizione di una zona studio con arredi tradizionalmente appartenenti a quello di Giacomo Ciamician. L’angolo di laboratorio al secondo piano, comprendente anche una bella cappa in legno, termina il percorso museale, che in questo modo offre una testimonianza concreta dell'evoluzione della Chimica bolognese. Fra le apparecchiature scientifiche si segnala uno dei primi polarografi (strumento per registrare curve corrente-potenziale con elettrodo a goccia di mercurio), risalente agli anni Trenta e identico al prototipo originale di Heyrowsky (premio Nobel per la chimica nel 1959), a testimonianza della scuola di elettrochimica che prosperò per diversi anni a Bologna. Non meno importanti sono i vari spettroscopi, i polarimetri, il fotometro di Pulfrich (antenato del moderno spettrofotometro), le apparecchiature per analisi elementare e le numerose bilance. Fra le apparecchiature scientifiche per uso didattico spicca la collezione di tubi a vuoto (tubi di Crookes), che sottolinea il valore scientifico-culturale che questi dispositivi hanno avuto nella storia della scienza. I tubi della collezione sono databili intorno agli anni 1920-'30 e illustrano, in un ipotetico itinerario didattico, molte proprietà della scarica elettrica nei gas rarefatti.