MIM - Museum in Motion
Travocial,
2013-02-12 10:13:50
2013-02-12 10:13:50
Attualmente il museo comprende un'esposizione di 133 opere di artisti italiani, fra cui nomi illustri come Emilio Vedova e Mario Schifano, e stranieri. Una sala, la torre e il granaio del castello raccolgono creazioni di artisti italiani contemporanei; un'altra sala ospita 11 opere di artisti stranieri, una terza è dedicata al maestro milanese Gianni Brusamolino. Alle creazioni degli artisti piacentini è dedicata un'intera sala, che comprende 37 opere dei principali autori piacentini, fra cui Cinello Losi e William Xerra. Il museo, che conserva alcune fra le tendenze artistiche più attuali, è particolarmente interessante: come i grandi musei americani di arte contemporanea, il MIM comprende circa 300 lavori, fra dipinti, disegni sculture ed istallazioni, che vengono mostrati al pubblico a rotazione, fino a un massimo di 180 opere per volta. Mim, infatti, è la sigla di Museum in Motion (museo in movimento o in continuo divenire), spazio destinato ad accogliere a rotazione le opere della collezione di arte contemporanea della famiglia Spaggiari.Il Museo d’arte contemporanea dell’attualità Museum in Motion è allestito all’interno del Castello di San Pietro in Cerro. La costruzione fortilizia risale al XIII secolo, ma l’assetto architettonico attuale è della metà del Quattrocento e realizzato per volontà del fondatore Bartolomeo Barratieri, mentre documenti d’archivio risalenti al XVIII secolo hanno consentito il recupero funzionale originario di molti degli ambienti del castello; di proprietà dei Barattieri sino al 1993, è ora della famiglia Spaggiari. Nel sottotetto, lungo tutto il percorso che si sviluppa tra le due torrette, è stato allestito il MiM, di proprietà di Franco Spaggiari, reso fruibile al pubblico con un’interessante collezione d’arte dal dopoguerra all’attualità, comprensiva di più di trecento opere d’artisti internazionali, nazionali e locali. Dalla sua nascita, nel 2001 per volontà mecenatizia del suo proprietario, il MiM si è avvalso della collaborazione dell’associazione parigina D’ARS e del sostegno critico di Pierre Restany, ideatore del nome del museo, quale testimonianza del continuo processo evolutivo delle collezioni improntate alla valorizzazione delle più significative espressioni artistiche dell’attualità; da quel momento il museo conta sull’organizzazione di Roberta Castellani. Il museo è diviso in tre sezioni: le ricerche internazionali sono attestate da Gonzalo Martin Calero, Roger Selden, Robin van Arsdol, Jaume Solè, Cordelia von den Steinen, Alzek Misheff, Javier Loren, mentre il panorama creativo italiano da numerosi artisti, tra i quali Alberto Allegri, Agostino Bonalumi, Gianni Brusamolino, Aurelio Caminati, Pino Chiari, Marco Cornini, Carla Crosio, Roberto Crippa, , Sergio D’Angelo, Gioxe De Micheli, Gianfranco Ferroni, Gianni Dova, Paolo Grimaldi, Omar Galliani, Ale Guzzetti, Ugo La Pietra, Giancarlo Ossola, Fabrizio Plessi, Bruto Pomodoro, Concetto Pozzati, Valentino Vago, Franco Vaccari e Walter Valentini. Una particolare attenzione è rivolta agli sviluppi dell’arte piacentina, valorizzata attraverso le opere di Carlo Berté, Armodio, Bot, Sergio Brizzolesi, Gustavo Foppiani, Mauro Fornari, Alberto Gallerati, Giorgio Groppi, Paolo Perotti, Ludovico Mosconi, Cinello Losi, Luciano Spazzali e William Xerra. Museum in Motion è circondato da un giardino, ove sono presenti alcune sculture ed installazioni contemporanee del periodo post cubista e post metafisico di Gianni Brusamolino, e della concettuale, poverista Pina Inferrera Curtò. Nel 2004 la direzione ha istituito il Premio Luigi Pronti, dedicato ai giovani artisti fotografi, in memoria dell’attenzione e considerazione che il direttore dell’Apt di Piacenza, prematuramente scomparso, ha sempre avuto nei loro confronti. L’attività espositiva del museo si svolge a Castell’Arquato, all’interno del Palazzo della Pretura dove sono state allestite numerose mostre fra cui le personali di Francesco Ferlisi, Gianni Testoni, Riccardo Bonfadini, Hiromi Masuda, e la doppia personale di Pinuccia Bernardoni e Antonio Violetta, e infine Dario Rossi; fra le collettive si annoverano La crisi della presenza, s.Finiti dall'arte. Sul lavoro e altri travagli, Chakra. Percorsi interiori espressi dall’arte, Installazioni architettate, Ecce Homo e Quarta selezione opere di autori contemporanei per una collezione al castello. Il Mim inoltre a partire dal 14 ottobre 2007 ha inaugurato la seconda tappa della rassegna itinerante intitolata Carosello Italiano, nella quale sono esposti quarantotto pittori, una decina di scultori, dodici fotografi ed un videoartista in rappresentanza delle differenti tendenze contemporanee del mondo dell’arte italiana. Nel 2008, in occasione della collocazione definitiva nel parco del castello della scultura "Paesaggio", si è tenuta la mostra "Una scultura per il parco - Annamaria Gelmi".