Museo Carlo Zauli
Travocial,
2012-12-12 12:48:41
2012-12-12 12:48:41
Allestito dal 2002 in quello che fu il laboratorio del ceramista faentino Carlo Zauli (1926-2002), è gestito dalla famiglia dell'artista in sinergia con il Museo Internazionale delle Ceramiche. Offre uno spaccato antologico nell'opera di Zauli dai primi anni ‘50 agli anni ’90, svelando al visitatore la ricerca di un artista che da ceramista divenne scultore senza mai tradire le proprie radici. Tale percorso è arricchito da una visita attraverso gli storici ambienti dello studio-bottega: dalla cantina delle argille alla stanza degli smalti, dalla sala dei forni a quella dei grandi rilievi, dove la zolla di terra diventava scultura: sono illustrate le tecniche usate dal maestro testimoniate dagli arnesi, dai materiali e dalle stanze di lavoro dello studio-bottega, diversificate tra loro a seconda del procedimento necessitato dai materiali.Allievo di Anselmo Bucci e Domenico Rambelli, egli affianca Angelo Biancini avviando una collaborazione che gli valse grande esperienza nell'arte ceramica; nel 1950, insieme a Umberto Zannoni, Averardo Giovannini e Renato Zama, avvia la "Nuova Cà Pirota", in nome della famosa tradizione rinascimentale locale, ma affrancandosi da qualsiasi rivisitazione stilistica inizia un'ottima carriera sensibile alle istanze più aggiornate dell'arte astratta spazialista ed informale, che lo portano ad una personale cifra artistica che esalta la forma in virtù della materia, la cui gamma cromatica sfuma tutte le tonalità monocrome del bianco (Bianco di Zauli); e lo condurrà alla frequentazione intellettuale e alla stima di numerosi artisti come Leoncillo Leonardi, Nanni Valentini, Enzo Brunori, Arnaldo e Giò Pomodoro, Giuseppe Spagnulo e Lucio Fontana solo per citarne alcuni, con i quali condividerà le espressioni più geometriche dell'arte concettuale. Il Museo Carlo Zauli organizza un'attività espositiva mirata alla valorizzazione e promozione del proprio patrimonio figulino anche attraverso organizzazione di mostre, collettive e personali, come "Open studio Faenza. Terra viva. Scultura ceramica negli anni Settanta", il progetto "Residenza d'artista" ed avvalendosi di altre sedi espositive come il MIC e la Galleria d'arte moderna della Molinella. Invece, per il ciclo di incontri "I lunedì del contemporaneo", sono intervenuti Renato Barilli, Guido Bartorelli, Roberto Daolio, Luigi Ontani, Bojidar Bonchev. Il Museo ha inoltre organizzato, in occasione del "Festival internazionale dell’arte contemporanea. Futuro Presente/Present Continuous" 2008, un palinsesto ricco di iniziative ed eventi a latere promossi da alcune istituzioni del luogo, al fine di dispiegare le potenzialità culturali del territorio attraverso un itinerario simbolico che ha incluso anche il progetto "Moto d’Idee: Faenza verso il distretto culturale evoluto". L'istituzione museale ha svolto un'importante ruolo anche in occasione dei successivi festival del contemporaneo intitolati "On Biennals/Tutto sulle Biennali" (2009), "Opere/Works" (2010) e "Forme della committenza/Forms of collecting" (2011). Il Museo è stato promotore dell’esposizione "Uno, Singolare Plurale" dedicata ai giovani artisti della città , in sinergia con la Galleria Comunale d’Arte, dove hanno presentato le loro opere Angela Anzalone, Domenico Greci, Margherita Isola, Valentina Mancini, Lisa Martini, Francesco Savini e Marco Tofi. Tra gli altri eventi che hanno avuto luogo presso il Museo si ricordano: la mostra itinerante "anar.C.ORD" e " 'Un probabile umore dell'idea'. Quattro scultori del dopoguerra: Fontana, Leoncillo, Valentini, Zauli" svoltesi nel 2008 mentre la video-proiezione di "Humans" di Stefania Galegati Shines e il workshop di Luca Trevisani, nell'ambito del progetto "Residenza d’Artista – workshop di ceramica nell’arte contemporanea ", accompagnato da numerosi eventi a latere e seguito da una personale dell'artista in cui sono state esposte le opere nate durante il workshop, hanno avuto luogo nel 2009. Il Museo ha inoltre ideato e coordinato dal 2010 il progetto "Angolo Uno. Giovani imprenditori per giovani artisti", mentre nel 2011 sono stati ospitati alcuni eventi inseriti nel programma del WAM – Weekly Arts Meetings, la prima rassegna a Faenza dedicata alle arti performative contemporanee, alcuni incontri all'interno del festival "Romagna contemporanea" e il workshop di Salvatore Arancio per il progetto "Residenze d'artista 2011-2012". Sempre nel 2011 si è costituito, all'interno della sede museale, l'Archivio Ufficiale Carlo Zauli, atto a svolgere attività di ricerca sulla vita e le opere di Carlo Zauli, con l'obiettivo di tutelare e promuovere gli esiti del suo lavoro artistico. A tal fine l’Archivio raccoglie ogni informazione relativa al suo operato e si propone come finalità primaria la stesura di un Catalogo Generale, che sarà pubblicato in formato cartaceo e digitale.