Pinacoteca comunale di Faenza
Travocial,
2016-03-03 13:41:24
2016-03-03 13:41:24
E' il più antico istituto museale faentino. Sorto nel 1797 in seguito all'acquisizione della collezione d'arte di Giuseppe Zauli, fu incrementato con dipinti provenienti dalle chiese e dai conventi soppressi. Nel 1879 ebbe luogo il primo ordinamento espositivo della raccolta, in autonomia dalla Scuola di Disegno fondata da Zauli. Allestita nell'ex convento dei gesuiti, ampliò la propria consistenza in seguito al deposito di opere provenienti dalla Congregazione di Carità, da donazioni private e dall'oculata campagna di acquisti promossa dall'allora direttore F. Argnani, che raggruppò un nucleo consistente di reperti archeologici rinvenuti nella zona e di maioliche faentine, primi esemplari del futuro museo delle ceramiche. Negli anni Venti il museo fu caratterizzato quasi esclusivamente come quadreria. Attualmente la Pinacoteca è ripartita in sezione antica e galleria d'arte moderna.Nella sezione antica è documentata la cultura dall'età romana all'alto medioevo con mosaici, lapidi, sculture ed epigrafi, mentre la produzione artistica successiva è rappresentata da un nucleo cospicuo di dipinti e sculture dal XIII al XVIII secolo. La produzione figurativa d'ambito romagnolo è rappresentata da opere di Giovanni da Rimini, Biagio d'Antonio da Firenze, Marco Palmezzano, Innocenzo da Imola, Bagnacavallo, Giovanni Battista e Jacopo Bertucci, Ferraù Fenzoni, Luca Scaletti, Niccolò Paganelli, cui si aggiungono dipinti di Battista e Dosso Dossi, Alessandro Allori, Francesco Furini, Rutilio Manetti, Albani, Tiarini, Bigari, Gaetano Gandolfi, Landi e Giani. Tra i settori tematici di rilievo figurano la pregevole raccolta delle nature morte di Recco, Ruoppolo, Boselli, Resani, Magini, Levoli e la serie delle vedute, nella quale la critica ha identificato un paesaggio di Francesco Guardi. Consistente il nucleo delle sculture, che annovera opere di Donatello, Lombardi, Francesco di Simone, Rossellino. La galleria d'arte moderna raggruppa opere che vanno dal neoclassicismo al purismo, al romanticismo, al realismo. Di recente acquisizione alcuni dipinti di scuola francese dell'Ottocento, cui si affiancano due sculture di Rodin. Notevole importanza riveste il nucleo delle tele di Baccarini e di altri maestri del Novecento italiano, tra i quali Morandi, de Pisis, Martini. Il fondo di grafica assomma a 20.000 fogli.