Villa Versaglia
Travocial,
2014-02-21 11:43:31
2014-02-21 11:43:31
La villa fu costruita nella seconda metà del '600 su desiderio del cardinale Flavio Chigi che volle una residenza di villeggiatura in campagna. Il nome Versaglia deriva dalla reggia francese di Versailles, che il cardinale aveva avuto modo di vedere quando da nunzio apostolico si recò in Francia e che volle ironicamente imitare, in forma minore nella costruzione della dimora di campagna. Iniziati nel 1665, i lavori furono affidati all'architetto Felice della Greca prima e a Carlo Fontana poi. Un'elegante torre quadrata ne segnalava la posizione facendo anche da ingresso alla villa. All'interno si trovavano una serie di edifici: il casino di famiglia, un casino nobile e una cappella dedicata a San Francesco di Sales con dipinti di Giovan Angelo Canini. Nel giardino, arricchito da giochi d'acqua, sculture, alberi da frutto rari e non,fiori e siepi vi era un'Uccelliera affrescata da Camillo Saraceni. A valle si estendeva la tenuta agricola che alternava vigneti a oliveti e secondo documenti di archivio tra le attività del fondo vi erano anche l'apicoltura, l'allevamento dei bachi da seta, il pascolo di capre e pecore.La fauna locale venne incrementata con l'introduzione di daini, caprioli, gazzelle, tortore e levrieri. Verso la metà dell'Ottocento la villa fu abbandonata e cadde presto in rovina. Oggi sono riconoscibili alcuni elementi architettonici quali il muro di cinta, la torre d'ingresso, parte delle strutture del palazzo padronale e la cappella ancora consacrata.