Museo del Risorgimento, Rocca e Ossario di Solferi
Travocial,
2011-11-14 04:03:01
2011-11-14 04:03:01
La battaglia del 24 giugno 1859 sulle colline tra Solferino, San Martino e Castiglione delle Stiviere vide su opposti fronti l'esercito franco-sardo al comando di Napoleone III alleato di Vittorio Emanuele II e quello austriaco agli ordini di Francesco Giuseppe. La vittoria riportata dall'esercito franco-sardo costò un alto numero di vittime: 11.000 morti e 29.000 feriti.
Da questo tragico evento il ginevrino Henry Dunant trasse ispirazione per fondare la Croce Rossa Internazionale.
Nel 1861, con l'obiettivo di dare una degna sepoltura ai caduti delle battaglie, nacque l'idea di realizzare la Società Solferino e San Martino. La curia di Mantova donò alla nascente Società la chiesa di San Pietro in Vincoli, devastata da numerosi colpi di artiglieria, perché fosse adibita a Ossario; in pochi anni venne restaurata e i primi di giugno del 1870 divenne l'attuale Cappella Ossario. L'Ossario fu ideato per trasmettere un serio ammonimento contro le guerre. Sessant'anni dopo la sua costituzione la Società Solferino e San Martino, per volere del collezionista Comm. Gaudenzio Carlotti, eresse il Museo Risorgimentale di Solferino e San Martino.
La struttura museale si sviluppa su quattro edifici: il Museo Risorgimentale, la Cappella Ossario, la Rocca e il Memoriale della C.R.I. (questo percorso museale si collega con quello situato nella località di San Martino della Battaglia, in provincia di Brescia)