Ecomuseo della Roggia Mora - Mulino di Mora Bassa
Travocial,
2013-05-06 10:51:05
2013-05-06 10:51:05
Il MULINO DI MORA BASSA O ECOMUSEO DELLA ROGGIA MORA. Questo edificio tardo- quattrocentesco, voluto da Ludovico il Moro, presenta alcune caratteristiche architettoniche che rimandano alle enormi capacità e conoscenze di Leonardo da Vinci, presente in quegli anni alla corte sforzesca. Nel 1494, il Moro lo offrì come dono di nozze alla moglie Beatrice d'Este.
Dopo la morte di lei, nel 1498, lo Sforza cedette il Mulino, con i terreni circostanti, ai Domenicani di Santa Maria delle Grazie di Milano, i quali ne tennero la proprietà fino alla calata di Napoleone, che confiscò BUONAPARTE di questi possedimenti.
Nel 1803, il Marchese Saporiti riscattò dallo stato napoleonico il Mulino e tutta la tenuta della Sforzesca, lasciando, poi, tutto il patrimonio in eredità al nipote Rocca di Reggio Emilia, cui Carlo Alberto, re del Piemonte, avrebbe riconosciuto il Marchesato della Sforzesca, nel 1845.
A seguito di una divisione ereditaria Mora Bassa passò ai Conti milanesi Archinto Gropallo Saporiti che, nel 1988, cedettero il tratto di Roggia Mora con i relativi edifici idraulici, all'Associazione Irrigazione Est Sesia, che ne è l'attuale proprietaria .
Nel 2000, grazie alla volontà dell'Est Sesia e con il contributo della Regione Lombardia e del Comune di Vigevano, il Mulino diventò sede museale .
All'interno delle sale si trova una mostra, composta da quaranta pannelli, intitolata "L'acqua disegna il paesaggio", che ci illustra le trasformazioni del territorio avvenute nei secoli ed una mostra sulle " Macchine di Leonardo", ovvero sui progetti del genio fiorentino studiati e realizzati da due abili artigiani: Gabriele Niccolai e Dario Noè, con il benestare del Professor Carlo Pedretti.
Le macchine, costruite in legno, come nel 1400, sono perfettamente funzionanti e permettono a grandi e piccoli di toccare, capire ed avvicinarsi a questo mondo, per noi così lontano.
Uno spazio museale dove non esistono le regole dei musei tradizionali: i libri si possono sfogliare, tutto è a portata di mano e tutte le volte che si ritornerà.. si troveranno cose nuove!!!!
L'emozione di questo luogo è anche la sala in cui avvenivano gli incontri tra il Moro e Cecilia Gallerani, la "Dama con l'Ermellino" ritratta da Leonardo e dove la leggenda vuole che aleggino ancora gli spiriti dei due amanti.
All'esterno il Mulino possiede un ampio giardino, una parte del quale ospita un percorso-laboratorio per lo studio dei sistemi di misurazione delle acque irrigue ed una sala polifunzionale per convegni, conferenze,corsi, laboratori, ecc..
L'Associazione culturale "La città Ideale" gestisce, dal 2002, la mostra , le ricerche e gli studi su Leonardo, le visite, i laboratori , gli eventi all'interno del Mulino ed organizza gite di uno o più giorni abbinando la visita dell'Ecomuseo a quella del Centro Storico, alla centrale idroelettrica di Enel, al Parco del Ticino, al rafting..