Cattedrale di San Berardo
Travocial,
2013-04-30 11:54:16
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Monumento simbolo della città, la cattedrale, dedicata al santo vescovo della città e patrono, San Berardo dei conti di Pagliara, venne edificata a partire dal 1158 dopo la distruzione dell'antica Santa Maria Aprutiensis nel 1155 ad opera delle truppe di Roberto, conte di Loretello. L'esterno, isolato dagli edifici circostanti dai pesanti interventi degli anni Trenta, presenta una facciata coronata da merli e in cui si apre il portale romanico del 1332 di Diodato Romano, con aggiunte quattrocentesche come il gruppo dell'Annunciazione di Nicola da Guardiagrele. La torre campanaria è del XII secolo, a cui nel 1493 Antonio da Lodi aggiunse l'alta cuspide ottagona con inserti ceramici policromi che verrà riprodotta in altre località aprutine, quali Atri, Penne, Città Sant'Angelo e Loreto Aprutino. L'interno, fortemente rimaneggiata dai lavori del 1932-35 che lo ha privato dell'importante impianto ornamentale e architettonico del 1739 dell'ascolano Lazzaro Giosaffatti, è oggi in nuda pietra come forse appariva nel XII secolo, a tre navate con tiburio centrale. La parte terminale del coro, realizzato in forme tre-quattrocentesche con ampi archi ogivali su alti pilastri, è da attribuire all'iniziativa del vescovo Niccolò degli Arcioni come prolungamento della chiesa. All'altare maggiore è il magnifico paliotto, con scene evangeliche e santi in argento, realizzato da Nicola da Guardiagrele dal 1433 al 1448. Nel cappellone ancora barocco di San Berardo è sull'altare il paliotto del veneziano Jacobello del Fiore, un tempo in Sant'Agostino, con l'Incoronazione della Vergine e la rappresentazione della città di Teramo come appariva all'inizio del XV secolo.