Museo egizio di Firenze
Travocial,
2015-12-17 09:17:51
2015-12-17 09:17:51
Il Museo Egizio, secondo in Italia solo al famoso Museo Egizio di Torino, è ospitato nel palazzo del Museo Archeologico. Un primo nucleo di antichità egiziane era presente a Firenze già nel settecento, nelle collezioni medicee, ma nel corso dell'ottocento fu ampiamente incrementato dal Granduca di Toscana Leopoldo II, che, oltre ad acquistare alcune collezioni, finanziò, insieme a Carlo X re di Francia, una spedizione scientifica in Egitto negli anni 1828 e 1829. La spedizione era diretta da Jean François Champollion, il decifratore dei geroglifici, e dal pisano Ippolito Rosellini, colui che sarebbe divenuto il padre dell'egittologia italiana, amico e discepolo di Champollion. I numerosi oggetti raccolti lungo il viaggio, sia eseguendo scavi archeologici, sia acquistando reperti da mercanti locali, furono equamente suddivisi al ritorno tra il Louvre di Parigi e Firenze. Nel 1855 fu istituito formalmente il Museo Egizio di Firenze e nel 1880 l'egittologo piemontese Ernesto Schiaparelli, futuro direttore del Museo Egizio di Torino, fu incaricato di trasferire e riordinare le antichità egiziane nell'attuale sede, insieme al Museo Archeologico: con Schiaparelli le collezioni fiorentine ebbero un nuovo notevolissimo incremento. L'ultimo gruppo di raccolte pervenute al Museo Egizio di Firenze consiste in donazioni di privati e di istituzioni scientifiche: in particolare sono da ricordare i reperti donati dall'Istituto Papirologico Fiorentino, provenienti dagli scavi effettuati in Egitto tra il 1934 e il 1939. Attualmente il Museo Egizio di Firenze conta oltre quattordicimila reperti, distribuiti in nove sale in gran parte rinnovate, e due depositi: la collezione comprende materiale che va dalla preistoria all'Epoca Copta, con notevoli raccolte di stele, vasi, usciabti, amuleti e bronzetti di varie epoche. Fra i numerosi oggetti importanti e interessanti sono da segnalare alcune statue dell'epoca di Amenofi III, il carro della XVIII dinastia, il pilastro della tomba di Sety I, il calice di fayence a bocca quadrata, il corredo della nutrice della figlia del faraone Taharqa, il ritratto di donna del Fayum, la collezione di stoffe di Epoca Copta, nonché una importante raccolta di calchi in gesso della fine dell'ottocento.