Villa di Tigellio
Travocial,
2012-11-15 16:01:13
2012-11-15 16:01:13
Il complesso, noto come villa di Tigellio, indica un’area archeologica sita ai piedi del colle di Buon Cammino, a breve distanza dall’anfiteatro romano. La sua denominazione trae origine dall’errata convinzione che qui fosse ubicata la villa di un musico sardo, Tigellio Ermogene, che risiedette a Roma per un certo periodo e fu amico e conoscente di Cesare, Ottaviano, Cicerone e Orazio. L’area comprende in realtà un quartiere residenziale risalente alla fine I secolo a.C.- inizi I secolo d.C., frequentato probabilmente sino al VI-VII secolo d.C., e rappresenta uno degli esempi più importanti in Sardegna di edilizia romana di questa tipologia. Sono presenti i resti di un edificio termale e di tre abitazioni ad atrio tetrastilo (ossia con quattro colonne, con capitelli ionici che erano collocate ai quattro angoli dell’impluvium, una vasca centrale destinata alla raccolta dell’acqua piovana).I due edifici abitativi meglio conservati sono la “casa del tablino dipinto” , così denominata per la presenza nel tablino (il vano successivo all’atrio) di resti di mosaici pavimentali di pregio, e la “casa degli stucchi”, che conserva numerosi frammenti di decorazioni in questo materiale. Le strutture murarie sono realizzate con la cosiddetta tecnica a telaio, ampiamente in uso in ambito punico, caratterizzata dall’utilizzo di grossi pilastri verticali disposti a una certa distanza tra loro e dal riempimento dei tratti murali intermedi con pietre medio piccole.