Tiscali
Travocial,
2013-02-28 14:30:07
2013-02-28 14:30:07
L’insediamento nuragico è situato sulla sommità del monte Tiscali, nella valle di Lanaitto, uno dei luoghi più spettacolari e selvaggi del Supramonte.La sua singolarità sta nel fatto che è realizzato all’interno di una gigantesca dolina, creatasi a seguito di uno sprofondamento tettonico, e presenta una tecnica costruttiva diversa da quella degli altri villaggi nuragici. Si ritiene che il sito costituisse il rifugio dei Sardi che cercavano di sfuggire alla conquista da parte di Punici e Romani, ma non si esclude che rappresentasse anche un luogo sacro dei nuragici. Si accede all’insediamento attraverso un’ampia apertura creatasi nella parete rocciosa a seguito di un crollo.Le strutture, notevolmente degradate per i crolli e le azioni vandaliche, sono disposte in due diversi agglomerati. Il primo settore, situato in forte pendio, comprende una quarantina di capanne circolari o ellittiche. Il secondo presenta una trentina di ambienti più piccoli, tutti quadrangolari tranne uno e in gran parte addossati alla roccia, forse utilizzati come magazzini per provviste o come rifugi per il bestiame. In tutte le strutture attualmente visibili i muri, di modesto spessore, sono realizzati con pietre in calcare locale appena sbozzato e legate con malta d’argilla. Gli architravi sono in legno di terebinto (arbusto resinoso tipico della zona) o ginepro, e non in pietra, come invece era usuale nelle capanne nuragiche. Le prime tracce della presenza umana nel sito risalgono al Bronzo Medio (XV-XIII sec. a.C.), ma l’insediamento fu frequentato anche in età romana (II-I sec. a.C. ).