Complesso nuragico Sa Seddà e Sos Carros
Travocial,
2016-04-01 09:57:27
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Incastonato nella valle di Lanaitto, uno dei più spettacolari ambienti naturali sardi, Il villaggio Sa Sedda e Sos Carros (letteralmente”il punto di passaggio dei carri”) risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.). E’ particolarmente importante per la presenza di tracce dell’attività di fusione e lavorazione dei metalli in età nuragica. E costituito da numerose capanne, a pianta circolare ed ovale, tra le quali una di particolare interesse per l’architettura singolare e la funzione rituale di tipo religioso. Si tratta di un ambiente circolare, definito “fonte”, con pareti interne realizzate con blocchi squadrati bicolori – di calcare bianco e basalto scuro- e con pavimento altrettanto accurato. Sulle sue pareti sono scolpite in altorilievo teste di muflone che presentano un foro attraverso il quale l’acqua, che giungeva dal canale ricavato nello spessore murario, poteva zampillare nel bacile monolitico circolare posto al centro del pavimento . Nelle vicinanza della capanna si trova una grande struttura circolare a gradoni, che fungeva da vasca per le abluzioni cerimoniali. Era probabilmente un ambiente dove si svolgevano riti religiosi di carattere domestico che prevedevano l’uso dell’acqua sacra. Questa struttura cambiò nel tempo la destinazione originaria divenendo un ripostiglio per oggetti di bronzo in attesa di un nuovo ciclo di lavorazione, e dunque poteva essere legata alla presenza di un’officina fusoria nelle vicinanze dell’abitato.