Area archeologica di Sant'Angelo Muxaro
Travocial,
2014-03-13 10:14:11
2014-03-13 10:14:11
Sant'Angelo Muxaro è uno dei centri più importanti della Sicilia pre e protostorica. I reperti archeologici rinvenuti nel territorio e nelle tombe scavate nei fianchi del colle, su cui sorge il centro abitato, stabiliscono che questo luogo ospitò nell'età del ferro e del bronzo un'importante e florido centro. Di sicuro giocò un ruolo fondamentale la posizione geografica del sito, su cui sorge il paese, che assieme al Monte Castello e al Pizzo dell'Aquila, costituirono nell'antichità l'egemonia del centro sicano nel bel mezzo della media valle del Platani. Lungo i fianchi del colle della città si trovano innumerevoli tombe a grotticella, le più antiche risalenti al IX secolo a.C.: vaste necropoli di quello che doveva essere un ricco ed importante insediamento. La più grande e suggestiva tomba protostorica della Sicilia, con i suoi circa 9 m di diametro e 3,5 m di altezza, è la “Tomba del Principe”, chiamata anche “Grotta Sant’Angelo”, dal nome del santo protettore che secondo la tradizione avrebbe scelto la grotta per il suo eremitaggio dopo averla liberata dal demonio. La grotta è costituita da una doppia camera, con una volta a cupola (tholos) tipica di analoghe strutture micenee. Gli scavi condotti da Paolo Orsi tra fine ‘800 e inizi del ‘900, hanno restituito reperti di altissimo valore archeologico: corredi funerari ceramici e d’oro che sono custoditi in diversi musei, quali il Museo Archeologico di Agrigento, il Museo Archeologico di Siracusa, il British Museum.