Area archeologica di Palike'
Travocial,
2014-01-08 12:00:20
2014-01-08 12:00:20
L’area archeologica di Palikè, sede del santuario più importante della popolazione sicula, è regolarmente aperta al pubblico dal gennaio 2006. L’area era famosa nell’antichità in quanto sede del santuario dei fratelli Palici, figli di Zeus e della ninfa Talea. Gli scavi effettuati a partire dal 1995 dalla Soprintendenza BB.CC. AA. di Catania, hanno permesso di indagare sulla sommità di Rocchicella i resti di una città databile al IV sec.a.C. e hanno individuato davanti la grotta che si apre ai piedi dell'altura strutture architettoniche, in gran parte attribuibili al santuario, e livelli antropizzati databili ad un periodo compreso tra il paleo-mesolitico e l’età sveva. Rocchicella è stata abitata fin dai tempi più remoti.Intorno alla metà del V sec.a.C. nell’area davanti la grotta viene realizzata una monumentale sistemazione a terrazze che comprende nel punto più alto un hestiaterion (edificio per banchetti) e nelle terrazze inferiori due stoai (portici con locali di servizio). I resti di Palikè presenti sull’altura delimitati da un muro di cinta in tecnica a telaio sono databili al IV sec. a.C. e appaiono come una frettolosa ricostruzione seguita ad una violenta distruzione di quella che doveva essere la Palikè di Ducezio della quale viene mantenuto l’impianto urbanistico regolare.