Area archeologica dei Forni Fusori di Rondelli
Travocial,
2013-03-13 10:39:34
2013-03-13 10:39:34
Il Golfo di Follonica, in posizione centrale rispetto alle aree di influenza delle due grandi città etrusche di Populonia e Vetulonia, deve avere avuto un ruolo strategico per i collegamenti e gli scambi tra l’entroterra e le vie di comunicazione marittima. L’area di Rondelli con i suoi forni, segnala in maniera esemplare il ruolo del litorale follonichese nella siderurgia etrusca, evidenziando le dimensioni raggiunte dalla produzione nel VI sec. a. C. e le relazioni tra l’Elba e la costa, mediate probabilmente da Populonia. Gli scavi condotti hanno portato alla luce un vasto insediamento etrusco a carattere produttivo databile fra gli inizi del VI e la fine del V sec. a. C.. A Rondelli si svolgeva la lavorazione dei minerali di ferro: l’ematite grezza, importata dall’isola d’Elba, veniva qui lavorata e ridotta in modo da ottenere pani di ferro. L’insediamento era suddiviso in due settori: una “zona industriale” che comprendeva i forni siderurgici e le strutture accessorie, ed una “zona abitativa” con resti di strutture utilizzate forse per attività connesse con quella fusoria (stoccaggio materie prime quali legno, carbone, minerale grezzo, ferro), ricovero magazzino, ecc. Su tutta l’area del sito erano inoltre presenti estesi scarichi dell’attività industriale costituiti da grandi quantità di scorie ferrose, carbone e concotto.