Archivio di Stato di Siena
Travocial,
2015-10-07 07:54:50
2015-10-07 07:54:50
Chi siamo L'Archivio di Stato di
Siena è uno dei 104 Archivi di Stato previsti in Italia (di cui 101
attivati), ogni capoluogo di provincia, infatti, è -o dovrebbe essere
nel caso delle province di recente istituzione- sede di un Archivio di
Stato. L'Archivio di Stato
di Siena dipende, come gli altri, dalla Direzione generale per gli
Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Secondo
le vigenti disposizioni di legge (Decreto legislativo n° 42 del 22
gennaio 2004 "Codice dei beni culturali e del paesaggio") l'Istituto
conserva il materiale archivistico prodotto prima dell'Unità d'Italia a
Siena e nel suo Stato (comprendente all'incirca le attuali province di
Siena e Grosseto) e, a partire dall'Unità d'Italia, la documentazione
degli uffici amministrativi statali e dei tribunali con sede in città e
in provincia, nonché moltissimi archivi non statali di epoche diverse.Si
tratta di un patrimonio vastissimo ed in continuo incremento:
versamenti periodici continuano ad essere effettuati, infatti, da tutti
gli uffici amministrativi statali e dai tribunali di Siena e della sua
provincia; mentre archivi non statali pervengono per deposito, acquisto,
dono. Versamenti, depositi, etc. che fanno di questo, come di tutti gli
altri Archivi di Stato Italiani, non dei chiusi depositi di carte ma
delle entità vive in continua evoluzione.Museo Collezione delle Tavolette di Biccherna e Mostra documentaria Presso l'Archivio di Stato di Siena è permanentemente esposta la collezione delle Tavolette di Biccherna
, a cui si affianca una Mostra documentaria. L'area espositiva è aperta
tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, con tre ingressi
programmati alle ore 9,30/10,30/11,30 chisura ore 12,30; i visitatori
vengono accompagnati nella loro visita da unità del personale di
custodia dell'Archivio. L'ingresso è gratuito. Servizio prenotazioni visite di gruppo con o senza guida referente Fulvia Sussi (fulvia.sussi@beniculturali.it ). La
collezione delle Biccherne è esposta per intero: 105 tavole dal 1258
agli inizi del XVIII secolo. Le tavolette di Biccherna sono, o per lo
meno erano all'inizio della loro storia multisecolare, le copertine dei
registri di amministrazione della più importante ed antica magistratura
finanziaria del Comune di Siena, la Biccherna appunto. Su queste
copertine gli ufficiali di Biccherna dal 1257 cominciarono a far
realizzare delle pitture. Le tavolette furono commissionate in seguito
anche da altre magistrature del Comune di Siena: la Gabella, il
Concistoro, la Camera del Comune, l'amministrazione dei Casseri e delle
Fortezze, nonché da diversi enti cittadini: l'Ospedale Santa Maria della
Scala, l'Opera Metropolitana, la Compagnia di S. Giovanni Battista
della Morte. A partire dalla seconda metà del XV secolo non
furono più commissionate copertine, ma veri e propri quadri, dovuti
spesso ai massimi artisti senesi. In mostra si possono ammirare tavole
realizzate da Ambrogio Lorenzetti, Paolo di Giovanni Fei, Giovanni di
Paolo, Sano di Pietro, Francesco di Giorgio, Francesco Vanni, Ventura
Salimbeni, Francesco Rustici detto "il Rustichino"etc. Le opere sono
esposte in cinque sale, di cui tre sono ambienti adibiti anche a
deposito archivistico, con questa scelta si è voluto sottolineare la
dimensione archivistica delle Biccherne, il loro nascere cioè come
semplici segnature archivistiche, il loro essere all'inizio solo
copertine di registri di conti, registri che costituivano ovviamente
degli archivi. La seconda parte dell'esposizione è costituita
dalla Mostra documentaria divisa in due settori. Nel primo sono proposti
documenti su vari aspetti della vicenda storica senese, per un arco
temporale che va dal 735/36 all'Unità d'Italia. Tra i tanti documenti
messi in mostra si possono ricordare una scelta di bellissimi codici
miniati, le pergamene più antiche conservate in Archivio (provenienti
dall'Abbazia di S. Salvatore sul Monte Amiata e risalenti al 735/36),
testimonianze sui due grandi Santi senesi Caterina e Bernardino,
documentazione riguardante il Palio, etc. Il secondo settore è la
mostra Dantesca costituita da documenti in cui sono ricordati personaggi
della Divina Commedia o legati comunque al sommo poeta, tra cui
Giovanni Boccaccio, di cui si espone il testamento. Nelle sale della
mostra permanente vengono poi di tanto in tanto, soprattutto in
occasione della annuale "Settimana della Cultura", allestite delle
esposizioni temporanee. Per le riproduzioni digitali delle immagini delle Tavolette di Biccherna rivolgersi al servizio di fotoriproduzione dell'archivio.