Museo del Villano di villa Badoer Fattoretto
Travocial,
2015-11-19 10:10:15
2015-11-19 10:10:15
Attorno alle ville di questo tipo nascono veri e propri borghi di paese che presto prenderanno il nome di “villaggi” i cui abitanti verranno individuati come villani. Il Sig. Luigino Fattoretto, di origini mezzadre e “villane”, come va orgogliosamente ricordando, nell’intento di trasmettere ai propri discendenti lo spirito che ha animato le generazioni precedenti, ha così allestito questa raccolta di attrezzi, strumenti e documenti denominandola “Museo del Villano”. La raccolta è composta da una collezione di circa 20.000 oggetti in attesa di catalogazione ed è esposta in otto sale di Villa Badoer Fattoretto per complessivi 1.000 mq.In una prima sala, denominata "degli editti" trovano posto una interessantissima raccolta di lettere dogali, avvisi, notificazioni ed atti riguardanti la Riviera del Brenta e l'entroterra veneziano, tra gli altri molti del periodo napoleonico, di cui uno emesso durante l'unico giorno di permanenza di Napoleone in Palazzo Reale di Strà; orologi da torre e da campanile, strumenti musicali a fiato e a corda, tra cui spicca una rara ottocentesca Ghironda o viola da orbi. Ci sono carrozze e calessi (anche quello che salvò la vita al suo proprietario, nel 1917, quando riuscì ad essere più veloce delle granate austriache, a Caporetto). Tra le carrozze va segnalato un restauratissimo Phaiton, mezzo sovente adoperato dalle "signorine da marito", in quanto da esse condotto.