Museo diocesano di Potenza
Travocial,
2013-10-04 13:50:52
2013-10-04 13:50:52
Il Museo Diocesano di Potenza, allestito nella sala a piano terra del seicentesco edificio dell’ex Seminario, apertosi al pubblico di recente, rappresenta per quanti lo visiteranno, un’importante opportunità per ‘riconoscere’, attraverso le opere, le principali peculiarità che contraddistinguono la cultura artistica della nostra regione e la storia dell’antica diocesi potentina mediate dal racconto della microstoria di ogni singolo bene.Il percorso museale presenta, in questo primo allestimento, arredi e oggetti sacri della cattedrale e di alcune parrocchie della città: opere dal XVI al XX secolo.Gli oggetti di argenteria sacra provenienti dal Tesoro della Cattedrale, molti dei quali esposti al pubblico per la prima volta: calici, pissidi, croci, reliquiari, ostensori, realizzati da argentieri napoletani tra il XVI e il XIX secolo. La maggior parte della suppellettile in argento è stata donata da munifici vescovi che hanno retto la diocesi di Potenza: Carlo Pignatelli, Gaetano Avigliano, Bartolomeo De Cesare, Ignazio Marolda, Michelangelo Pieramico.L’allestimento comprende inoltre dipinti su tela e su tavola, in particolare, provengono dall’Episcopio le due tele raffiguranti la Madonna con Bambino tra Sant’Antonio e San Filippo Neri e la Madonna del Rosario, entrambe del XVII secolo, e dalla Chiesa di San Francesco la Vergine che allatta il Bambino dormiente (fine del XVII - primi del XVIII secolo) e la Madonna con Bambino (prima metà del XVII secolo). Le cinque tavolette con le Storie di Sant'Antonio, pannelli laterali superstiti di una icona, sono datate 'marzo 1645'.Sono esposti antichi testi, tra cui la Bibbia miniata del XV secolo ed il Registro parrocchiale del 1600, conservati nell’archivio della Cattedrale, ed infine alcuni manufatti tessili, tra i quali spicca un ottocentesco paramento liturgico fatto realizzare dal vescovo Ignazio Marolda e tre mitrie. A queste opere, che costituiscono il nucleo fisso e centrale dell’allestimento museale, si aggiungeranno testimonianze artistiche temporaneamente prelevate da chiese di altri comuni della Diocesi, secondo criteri dettati da precise scelte tematiche.