Archeoparco del Basileus
Travocial,
2013-09-27 13:04:35
2013-09-27 13:04:35
L'Archeoparco del Basileus nasce a Baragiano, su una collina nell'entroterra della Lucania, dall’affascinante storia dei popoli che hanno vissuto nella Basilicata antica e lasciato sul territorio testimonianze straordinarie - ora riscoperte dagli scavi archeologici -. Proprio qui 2.500 anni fa - contemporaneo a Pitagora che ebbe la sua scuola a Metaponto, città sul mar Ionio - visse e fu sepolto con le armi e i simboli del potere un re dei Peuketiantes. L'Archeoparco del Basileus è una “porta d'ingresso” per un viaggio nella storia e nel mito attraverso l'archeologia lucana, un viaggio che si svolge per mezzo di postazioni scenografiche, in un percorso emozionale e trasversale nel tempo creato con l’obbiettivo di sorprendere, divertire e far apprendere attraverso oggetti, situazioni, giochi. L'archeoparco del Basileus è un parco archeologico situato a Baragiano (PZ), in località Toppo Sant'Antonio. Il parco si estende su un'area archeologica sede di numerosi ritrovamenti tra cui la tomba del BASILEUS del VI secolo a.C., rinvenuta in località Santissima Concezione.L'Archeoparco del Basileus propone diverse chiavi di lettura, culturale, scientifica, didattica e ludica per avvicinare il pubblico alla conoscenza dell'antichità e della storia. Al suo interno attraverso ricostruzioni scenografiche viene fornito uno spaccato della Basilicata che va dal VI al IV secolo a.C. L'antico centro abitato corrispondente all'odierna Baragiano si trovava su un pianoro tra due affluenti del fiume Platano, in posizione strategica tra i territori di diverse tribù lucane e alla confluenza di vie di traffico commerciali. Lungo le vallate fluviali si erano sviluppati i contatti con la costa ionica (Siris e Metaponto) e con le popolazioni greche ed etrusche della costa tirrenica. Il re della comunità locale lucano dei Peuketiantes, venne seppellito con armi di tipo greco (elmo, scudo, spada e punta di lancia) e le ceramiche e il calderone del corredo funebre sono decorati con storie di Eracle, Dioniso e Teseo.