Museo della nave romana
Travocial,
2012-12-12 13:17:05
2012-12-12 13:17:05
Il ritrovamento a Valle Ponti di uno scafo romano completo di carico è all’origine della nascita del museo. Individuato nel 1981, Il relitto è stato recuperato solo nel 1989, dopo un lungo periodo di studio sui metodi e gli strumenti da utilizzare, nonché sulla predisposizione di spazi attrezzati, finalizzati alle operazioni di scavo, recupero e restauro. Alcune mostre e pubblicazioni hanno comunque consentito, nel frattempo, di accedere alle informazioni "restituite" dalla nave, che si riferiscono ai prodotti trasportati, ai loro contenitori, agli oggetti d'uso quotidiano, compresi i capi d'abbigliamento che documentano la vita a bordo di un'imbarcazione di età augustea.Accanto al materiale ceramico, alle anfore, alle lucerne e ad altri materiali di tipologia piuttosto diffusa, nel ricco nucleo di oggetti restituiti da “Fortuna Maris” - così è stato denominato il naviglio - spiccano alcuni reperti alquanto rari, particolarmente i tre tempietti e la pisside decorata in piombo. Gli oggetti dovevano essere destinati alla vendita, infatti, hanno le caratteristiche di un prodotto di serie e di scarso pregio: le lamine di bronzo appaiono ottenute a stampo, ritagliate e assemblate per incastro o saldate. Nel relitto si è conservato anche un discreto numero di cuoi che forniscono un quadro abbastanza preciso delle calzature, degli indumenti e dei contenitori usati dalla gente di bordo. Questo rinvenimento consente di spaziare sui dettagli dell'abbigliamento romano dell'ultimo quarto del I secolo a.C. Sono state recuperate, infatti, cinque serie di calzature di uso civile quotidiano, una giubba, diversi tipi di sacche utilizzate dai marinai. Non mancano manufatti in legno, tra i quali un mortaio finemente decorato e alcune cassettine che potevano costituire una sorta di farmacia di bordo o custodire i ferri da viaggio di uno dei tanti medici 'circulatores' dell'epoca.