Ecomuseo della civiltà palustre
Travocial,
2012-12-12 12:41:34
2012-12-12 12:41:34
Posto in un edificio rurale a pochi chilometri dall'abitato di Bagnacavallo, vi si illustrano - mediante pannelli didattici, immagini ed oggetti - le principali caratteristiche scientifiche ed ecologiche delle specie vegetali utilizzate nei prodotti artigianali ottenuti dalla lavorazione delle erbe palustri. La ricomposizione ecologica delle stesse permette di acquisire il processo di colonizzazione vegetazionale delle zone umide di acqua dolce e salmastre tipiche della zona. Dalla semplice identificazione specifica delle essenze e dalla loro collocazione in ambiente, si passa ad una riproposizione storica del processo di formazione della pianura padana sino alle recenti bonifiche e agli interventi di tutela di questi ambienti, che originarono la cultura valliva. Unica nel suo genere, per l’attento recupero di incastri, intrecci, trame, torsioni e filature, l’esposizione si snoda in cinque stanze, corrispondenti ad altrettanti tipi di erba, dove vengono presentati manufatti e utensili (circa 1500 oggetti) e, con l'ausilio di anziani esperti del mestiere riuniti nel gruppo di lavoro "Cantiere aperto", si ripropongono "dal vivo" le tecniche tradizionali. A disposizione dei visitatori sono anche una sala didattica, un piccolo stagno ed una mostra permanente sui giochi di un tempo.La gamma dei manufatti va dagli oggetti di uso comune quali sedie, scope, contenitori ecc., fino a prodotti di alto livello artigianale (un paio di finissime scarpette destinate alla Regina Margherita), via via fino agli usi edilizi. Nel collegato ’”Etnoparco Villanova delle capanne”, costituito da una serie di costruzioni in canna palustre caratteristiche della bassa Romagna, rivivono gli ambienti tipici del secolo XIX, così da permettere al visitatore di comprenderne uso e funzioni. Del patrimonio dell’Ecomuseo sono parte essenziale la ricca documentazione fotografica e audiovisiva.