Villa romana di Russi
Travocial,
2016-03-01 10:43:38
2016-03-01 10:43:38
La villa rustica di Russi conobbe il massimo
splendore tra il I e il II sec. d.C., quando il complesso venne
completamente ristrutturato, anche scenograficamente, da un proprietario
probabilmente arricchitosi vendendo le eccedenze agricole alla flotta
militare romana che, dall'epoca di Augusto, aveva sede a Ravenna. La
villa era gestita da un liberto con mansioni di fattore (procurator)
che comandava il gran numero di schiavi necessari alle operazioni di
aratura, semina e mietitura di cereali, alla potatura delle viti e alla
raccolta e pigiatura dell'uva.Il dominus viveva in villa
saltuariamente ma il suo alloggio era comunque lussuoso, con sala da
pranzo (triclinium), stanza per ricevere (tablinum), impianto termale e
pavimenti a mosaico.Il complesso ha due magazzini, uno collegato
all'ambiente dove avveniva la pigiatura (torcularium), contenente le
anfore vinarie, e l'altro utilizzato per lo stoccaggio delle granaglie.Dopo
un periodo di decadenza coincidente con l'allontanamento della flotta
militare, la villa viene parzialmente rioccupata nel momento in cui la
corte imperiale si trasferisce a Ravenna, che diventa capitale nel 401
d.C.La villa è poi definitivamente abbandonata nell'alto medioevo e
già sul finire del VII secolo l'area appare come un terreno incolto.