Museo dell'arredo contemporaneo
Travocial,
2012-12-12 12:56:09
2012-12-12 12:56:09
Sorto nella seconda metà degli anni Ottanta per volontà di Raffaello Biagetti, pittore, artigiano e titolare di un negozio di arredamento, il museo si prefigge di illustrare la storia del design attraverso testimonianze ed opere che hanno scandito il percorso cronologico di questo fenomeno artistico e socio-culturale che ha caratterizzato il Novecento a livello globale. La collezione permanente, allestita con l’ausilio di esperti del settore come Giovanni Klaus Koenig, Giuseppe Chigiotti e Filippo Alison, è composta da trecento pezzi fra mobili, lampade e oggetti d’arredamento, esposti all’interno di una moderna struttura industriale, per rappresentare l’evoluzione del design, dal 1880 all’attualità, attraverso i maggiori protagonisti, relazionati alla cronologia dei movimenti e degli stili della storia dell’arte e del costume sociale.Vi sono esempi di Art Noveau, rappresentati da Anton Gaudì, Michael Thonet e Charles R. Mackintosh; la Wiener Werkstätte da Joseph Hoffmann, De Stijl da Gerrit T. Rietveld e Keler, il costruttivismo russo da El Lissitskij, il Bauhaus da Walter Gropius, Marcel Breuer, Mies Van der Rohe, il funzionalismo razionalista francese e italiano degli anni Trenta, sfociato poi nella Decorative Arts, da Le Corbusier (Charles-Edouard Jeanneret), Jean Prouvè, Giò Ponti e Giuseppe Terragni, il modernismo organico di matrice nordica, espansosi a livello europeo ed intercontinentale significato da Alvar Alto, Charles Eames e Giò Ponti, il made in Italy, espressione del boom economico design industriale italiano negli anni Sessanta e Settanta, è testimoniato da lavori di Carlo Scarpa, Gae Aulenti, Bruno Munari, Marco Zanuso, Mario Bellini, sino ad arrivare alle idee di Ettore Sottsass e Vico Magistretti, strettamente interrelate alle altre discipline artistiche quali la moda, la grafica, la pittura, il cinema, l’architettura e le arti applicate. L’attività espositiva del museo è assai dinamica: sono state realizzate diverse mostre a carattere monografico dedicate a designers ed artisti come Roger Kelly, Alice Guareschi, Lisa Ponti, Mattia Battistini, Pasquale Martini, Patrizia Piccino, Massimiliano Fabbri, Marco Neri, Bas Meerman, Gabriele Picco, Flavio Favelli, e Antonio Rovaldi in una doppia personale con Robert Vincent, ancora Franco Mello, il gruppo di designers Dorothy Gray, e, nell’ambito di Openstudiofaenza, la mostra di oggetti d’arredo fra arte, artigianato e design in ceramica della produzione faentina contemporanea, nonché L’Abitare e l’Argilla e la personale di Italo Zuffi a cura di Davide Ferri e la rassegna Advento.100 oggetti di design Tecali Puebla Mexico.