Museo del Risorgimento "A. Saffi"
Travocial,
2012-12-12 13:07:15
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Il primo nucleo del museo si forma nel 1888 in seguito alla donazione al Comune di Forlì di cimeli e documenti sulla vita e l'attività politica di Piero Maroncelli (1795-1846), voluta dalla moglie Amalia. Si è poi ulteriormente arricchito grazie a lasciti e depositi da parte di cittadini forlivesi, specialmente nei primi decenni del nostro secolo, fino a detenere un vasto patrimonio che va dal periodo napoleonico sino alla seconda guerra mondiale. Dal 1964 lo accoglie il piano nobile di Palazzo Gaddi, ove otto ampie sale sono intitolate a personaggi diversi o dedicate a specifici aspetti e temi storici.Tre sezioni sono riservate ad altrettanti protagonisti del Risorgimento: Piero Maroncelli, Achille Cantoni e Aurelio Saffi. Seguono le sale dell'XI Reggimento Fanteria, glorioso reparto di stanza a Forlì di cui è in mostra il Diario Storico dal 1871 al 1938; della Prima Guerra Mondiale con i cimeli dei forlivesi combattenti (tra gli altri Fulcieri Paulucci de Calboli); delle Guerre d'Africa (particolarmente documentata quella d'Etiopia); della seconda guerra mondiale con foto dei caduti dal 1940 - 1943 e materiali relativi all'attività di Resistenza del gruppo partigiano Corbari. Nei corridoi sono conservati manifesti, armi e cimeli di Carlo Matteucci. Annessa al museo è la sala Raniero Paulucci de Calboli che raccoglie pregevoli rilegature (secc. XVI-XX), arredi e sculture di Adolfo Wildt, donate anch'esse alla città di Forlì dallo stesso Raniero in memoria del figlio Fulcieri. I lavori di restauro del Palazzo, avviati nel 2004, hanno richiesto il trasferimento del museo al pianoterra dell'edificio, dove l'esiguità degli spazi ha reso temporaneamente impossibile l'esposizione dei materiali della II guerra mondiale e delle guerre d'Africa.