Il cardello
Travocial,
2015-02-11 15:41:07
2015-02-11 15:41:07
La casa-museo di Alfredo Oriani (1852-1909) chiamata "Il Cardello" sorge sui resti dell'antica foresteria dell'abbazia benedettina di Valsenio, risalente all'XI secolo. Acquistata dal padre di Alfredo nel 1855, fu restaurata nel 1926 nel rispetto della struttura originaria. Del prevalente stile fascista in voga in quegli anni sono, invece, i sepolcri dello scrittore e della sua famiglia, realizzati tra il 1923 e il '24. L'interno offre un esempio della tipica residenza signorile romagnola di fine Ottocento, nonostante le indebite sottrazioni di alcuni oggetti d'arte e d'arredo avvenute durante l'ultimo conflitto mondiale. Proveniva, infatti, dal Cardello il celebre Ritratto dell'Ariosto, già attribuito a Tiziano.L'arredo è costituito da mobili di artigianato locale, madie, arcili, letti a colonnine. Caratteristica del gusto romagnolo di fine Ottocento è la cucina posta al piano terreno dell'edificio. Nello studiolo si conservano i circa seicento volumi della biblioteca di Oriani. L'archivio è invece allocato nella loggia. Nell'ampio sottotetto, dove è allestito un piccolo museo della tenuta, viene esposta la celebre bicicletta dello scrittore. Di notevole interesse è il parco, caratterizzato dal pluricentenario cipresso, simbolo del Cardello, insieme alla vicina torre. Si contano trentamila piante risalenti agli interventi di arricchimento del verde attorno alla casa-museo, avviati a partire dagli anni Venti.