Museo documentario e Centro studi Antonio Ligabue
Travocial,
2012-12-12 09:22:47
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All'interno di Palazzo Bentivoglio è stata allestita nel 1992 la raccolta donata dal sarto teatrale Umberto Tirelli, nativo di Gualtieri. Si tratta di una cinquantina di opere di artisti legati da rapporti di amicizia al collezionista, scomparso nel 1990: Balthus, Cagli, Casorati, Clerici, De Chirico, Guttuso, Maccari e Manzù. Prevalenti i lavori grafici, ma non mancano tuttavia acquerelli e dipinti a olio, per lo più di soggetto teatrale. Completano la raccolta il costume di Pier Luigi Pizzi per Enrico IV di Pirandello e quello di P. Tosi per Ludwig di Visconti, entrambi provenienti dalla donazione Tirelli Costumi, destinata dall'autore in origine al Museo della Moda di Palazzo Pitti a Firenze. Nella sala di Giove ha invece sede il Museo Documentario dedicato ad Antonio Ligabue (1899-1965), costituito da dipinti originali fra cui un Autoritratto e da ventiquattro riproduzioni fotografiche di altrettanti dipinti del maestro naif vissuto a Gualtieri. Multipli di sculture, lastre, incisioni, audiovisivi, fotografie e documenti corredano il patrimonio del Centro Studi dedicato all'artista e inaugurato nel 1988.Il Museo Ligabue nasce con lo scopo di valorizzare l’opera del pittore naif Antonio Ligabue (1899 - 1965), e degli artisti a lui affini quali Bruno Rovesti e Pietro Ghizzardi, riunendo quanto più possibile sull’autore: la collezione è prevalentemente documentaria, con multipli scultorei, fotografie, stampe e numerosa pubblicistica di promozione, ma conta tre dipinti originali ed alcune sue prove d’autore come incisioni. La collezione di oli, disegni, chine e tempere che il sarto Umberto Tirelli donò al suo paese nativo è ora esposta nella Sala d’Icaro del palazzo, dove si possono ammirare più di cinquanta lavori d’artisti del Novecento tra cui Balthus, Renato Guttuso, Fabrizio Clerici, Marino Mazzacurati, Felice Casorati, Giorgio de Chirico e Giacomo Manzù; nonché due costumi realizzati dallo stilista per l’opera teatrale Enrico IV di Luigi Pirandello e per il film Ludwig di Luchino Visconti. All’interno del Palazzo Bentivoglio è anche sita la Sala dei Falegnami, spazio polivalente adibito ad esposizioni temporanee. Luogo deputato, un tempo, alla lavorazione del legno, la Sala ospita attualmente rassegne d’arte contemporanea prevalentemente locale. Hanno esposto Luciana Notari, Adele Novellini, Franco Mora, Mario Ferrario Gian Luca Artoni, il fotografo Luca Baga. Il Museo si è arricchito di altre dodici opere di Ligabue, provenienti da collezioni private, e nel 2005 è stata organizzata una mostra antologica dedicata all’artista nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa. Nel corso del 2007, avvalendosi anche dello spazio del Salone dei Giganti, si sono svolte numerose esposizioni monografiche fra cui quelle su Giulio Bossoli, Luciana Riva, Donatella Violi, Luisa Guidetti, Vasco Montecchi, Arnaldo Negri, Anna Pace, Ermanno Batoli, Michele Sassi, Carlo Maestri, e Liliana Garbin. Si annoverano anche le collettive "L'ombra dei maestri. La maniera di Raffaello, Michelangelo, Correggio" e "Vero, Verosimile, Virtuale" curata da Mauro Buzzi e Marzio Dall’Acqua, con opere di Fausto Beretti, Azeglio Bertoni, Narciso Bresciani, Mauro Buzzi, Danilo Cassano, Claudio Cesari, Riccardo Lumaca, Tiziano Marcheselli, Amos Nattini, Nando Negri, Fabrizio Sabini; inoltre a Palazzo Bentivoglio è stato celebrato l’artista borrettese Pietro Ghizzardi con una mostra antologica dal titolo Trinità Padana naifs.