Museo delle arti rurali
Travocial,
2012-12-12 13:47:41
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Il convento di San Girolamo è stato adibito a sede museale nel 2005 dopo un lungo intervento di restauro e di adeguamento degli spazi. Nato grazie all'iniziativa di un gruppo di santagatesi desiderosi di riscoprire le proprie origini, il museo si compone di due sezioni: quella di arte sacra riunisce le suppellettili e i paramenti, di notevole pregio artistico, provenienti dalla chiesa e dal convento di San Girolamo, mentre quella di arte rurale, che ha finalità sociali e rieducative e si propone di rinnovare l'insegnamento di padre Marella, il quale negli anni 1950-1970 raccolse nell'ex convento orfani, disabili e diseredati, insegnando loro l'arte contadina.Nella sezione rurale del Museo sono esposti manufatti relativi all’artigianato contadino: oggetti e strumentazioni tipici della vita quotidiana del secolo scorso sia tra le mura domestiche che nelle botteghe di calzolai, sellai, falegnami, tessitori. Il percorso è suddiviso in 18 diversi ambienti tematici, allestiti con l'obiettivo di conservare la tradizione rurale e mantenerla viva, anche attraverso la ricostruzione, con oggetti di arredo originali, di alcuni luoghi come l'osteria e un'aula di scuola elementare. Allo stesso scopo sono state allestite sale-laboratori predisposte all'insegnamento di attività strettamente legate all'arte contadina come la lavorazione di cesti, vasellame, ferro battuto, tessitura, ebanisteria, decorazione e stamperia, oltre ad una scuola di legatoria e fabbricazione della carta con prodotti naturali. A Don Olinto Marella è dedicata una mostra al primo piano. La sezione di arte sacra raccoglie oggetti provenienti dalla chiesa e dal convento di San Girolamo. In esposizione suppellettili, bassorilievi, stucchi, affreschi, sculture lignee e paramenti di alto valore artistico; tra le opere, si ricorda la pala di Pietro Berettini da Cortona “Madonna con Bambino e santi Girolamo, Cristina, Francesco e Antonio di Padova”.