Museo Castello di Duino
Travocial,
2014-07-14 11:28:13
2014-07-14 11:28:13
Il Castello di Duino, storica dimora privata dei Principi von Thurm und Taxis, sorge in una pittoresca e panoramica posizione, su un carsico sperone roccioso a precipizio sul mare, con una strabiliante veduta del golfo di Trieste.Al contrario di molti altri castelli, divenuti oggi freddi musei, il Castello di Duino regala ai visitatori il calore che il Principe Carlo Alessandro di Torre Tasso, sua moglie ed i suoi tre figli hanno saputo infondere alla loro abituale dimora.I personaggi illustri che hanno abitato, in soggiorni più o meno lunghi, queste stanze, sono tantissimi, anche grazie all'interesse da sempre dimostrato dai principi nei confronti della cultura. Ne citiamo soltanto alcuni: Johann Strauss, Franz Liszt, Mark Twain, Paul Valéry, Gabriele D'Annunzio, Hugo von Hofmannsthal, Rainer Maria Rilke, che qui compose le sue famose "Elegie", Eugène Ionesco e Karl Popper, nonché numerosi nobili e regnanti, del presente e del passato.Le origini del castello, nella cui storia realtà e leggenda sono inscindibilmente intrecciate, risalgono all'epoca romana. I resti della primigenia torre sono ancora oggi visibili nel corpo del moderno castello. Il primo vero castello, inespugnabile fortezza, di cui oggi rimangono soltanto pochi resti, sorgeva però sul promontorio adiacente a quello dove è ubicata l'attuale costruzione. Il nuovo castello vede invece la luce nel 1400: purtroppo, a causa degli ingenti danni subiti durante il primo conflitto mondiale, l'edificio è stato sottoposto a pesanti interventi di ristrutturazione. Fortunatamente, i lavori hanno poco modificato l'ancestrale aspetto dello storico maniero, le cui forme oggi rispecchiano in buona parte quelle antiche.Il percorso turistico si snoda lungo stanze, terrazze e saloni ricchi di pregiate opere d'arte e straordinari richiami storici e culturali. Attraverso il grande parco impreziosito dai suoi viali romantici, pieni di statue e reperti archeologici, dalle terrazze e dagli spalti aperti sull'immensità del mare (dove si possono ammirare distese multicolori di fiori di ogni specie che costituiscono pittoreschi e suggestivi giochi cromatici nella classica vegetazione mediterranea) si accede anche al bunker costruito durante la seconda guerra mondiale nella roccia a picco sul mare e che, grazie a pazienti e delicati lavori di recupero e di restauro conservativo, è stato trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d'epoca che sono esposti in una grande sala (ben 400 metri quadrati) scavata a 18 metri di profondità.