Museo nazionale paleocristiano di Aquileia
Travocial,
2015-12-15 08:50:15
2015-12-15 08:50:15
Il Museo Paleocristiano venne inaugurato nel 1961, scorporando dal Museo Archeologico Nazionale le testimonianze della primitiva comunità cristiana di Aquileia, e fu intitolato a Franco Marinotti, mecenate che aveva contribuito al recupero dell’edificio che lo ospita. Esso era sorto come chiesa paleocristiana, alla periferia nord-orientale della città, per trasformarsi in monastero benedettino; in seguito alla sconsacrazione, passò nella proprietà di diverse famiglie aquileiesi, per essere destinato a residenza (“Palazzo”), sede delle collezioni private di antichità ed infine ad uso agricolo.Il pianoterra è occupato quasi interamente dal pavimento musivo con disegno geometrico della primitiva basilica; sono inoltre esposti numerosi altri reperti dagli altri edifici paleocristiani di Aquileia, non più esistenti, fra cui spicca il grande pavimento musivo figurato della basilica del fondo Tullio alla Beligna.Il nucleo più consistente è rappresentato dalle iscrizioni paleocristiane, in massima parte funerarie, alcune anche decorate, che restituiscono un quadro della composita società aquileiese dell’epoca (IV-V sec. d.C.); ad esse si affiancano reperti scultorei datati fino ad epoca altomedievale, in parte già reimpiegati nelle fasi successive dell’edificio.