Foro romano di Aquileia
Travocial,
2016-04-13 12:58:23
2016-04-13 12:58:23
Il Foro romano si trova a poca distanza dal complesso della Basilica, verso nord. Attualmente il sito, restaurato e parzialmente ricostruito negli anni Trenta del secolo scorso, è attraversato dalla strada regionale 352, ma in antico lo spazio era chiuso alla viabilità e si trovava sull’asse del cardo maximus, la strada principale che percorreva la città in senso nord-sud. La vasta piazza era lastricata e circondata da un portico rialzato da tre scalini, occupato dalle botteghe (tabernae) con pavimenti di cotto e talora riquadri in mosaico. Nella prima metà del I sec. d.C. le colonne, sormontate da capitelli compositi, sostenevano un attico ornato da parapetti con eroti e ghirlande alternati a plinti con protomi di Iuppiter Ammon (Giove con corna di ariete) e Medusa, simbolo dei confini orientale e occidentale dell’Impero. Il lato meridionale del Foro era occupato dalla Basilica, luogo deputato all’amministrazione della giustizia e sede di riunioni di carattere pubblico: dell’edificio rimangono poche tracce sul terreno, ma si deduce che era diviso in tre navate da una serie di colonne, e che i lati brevi erano conclusi da due absidi. Da un pozzo antistante la Basilica è stata recuperata, tra altri materiali, la testa in bronzo dorato di una statua raffigurante un uomo di alto rango, divelta dal busto in modo violento, appartenente in origine alla decorazione scultorea del Foro e ora esposta al Museo Archeologico Nazionale della città. La maggior parte della decorazione scultorea e architettonica del complesso, che arricchiva il Foro anche nelle fasi di monumentalizzazione di IV secolo, è andata perduta dopo la distruzione e la spoliazione tra la fine del V e l’inizio del VII secolo. In loco si possono ammirare copie di alcune statue, dei plinti con Giove Ammone e Medusa e dei parapetti con eroti e ghirlande.