Museo dell'olio della Sabina
Travocial,
2015-07-13 13:00:07
2015-07-13 13:00:07
Il museo è dedicato all'olio della Sabina che il medico Galeno (II secolo d.C.) definì come il migliore del mondo antico. La vicinissima Abbazia di Farfa fu uno dei pochi centri medioevali europei nel quale furono conservate e poi trasmesse le antiche tecniche dell'olivicoltura. Il museo ha sede a Palazzo Perelli, edificio cinquecentesco ampiamente manomesso e di recente recuperato, ma si estende anche al centro storico e al paesaggio. L'itinerario ha inizio con una sezione dedicata al mito dell'olio, celebrato da sculture dei maestri contemporanei Alik Cavaliere, Gianandrea Gazzola, Maria Lai e Hidetoshi Nagasawa. La visita prosegue con la documentazione sulla botanica dell'ulivo sabino e la tradizione dell'olivicoltura, poi con la sala della memoria, dove il mondo dell'olio viene raccontato dalle voci e dalle immagini dei contadini di Calstelnuovo. Con un percorso pedonale nella campagna, si raggiunge il sito altomedievale di San Donato dove, vicino alla chiesa restaurata, il "Giardino degli ulivi del mondo" ospita le diverse specie coltivate nel bacino del Mediterraneo e con esse, simbolicamente, i popoli che condividono nella storia e nel presente la cultura dell'olio di oliva. Fa parte del Sistema museale territoriale della Media valle del Tevere.