Ninfeo romano di Cupramarittima
Travocial,
2016-02-29 16:10:45
2016-02-29 16:10:45
Lungo la strada SS. 16 Adriatica, a Km. 3 a nord dell’odierno centro di Cupramarittima insistono i resti dell’impianto urbano della città romana di Cupra Maritima che sorge in un territorio intensamente frequentato già nel corso del Paleolitico Inferiore e Medio lungo i terrazzi fluviali del Menocchia e dell’Aso e che riveste particolare importanza nel periodo piceno, in relazione alla presenza del santuario internazionale dedicato alla dea Cupra.Il territorio entra a far parte dell’ager publicus romano a seguito della conquista del Piceno da parte dei romani con la vittoria nella battaglia di Asculum nel 268 a. C. il territorio.
Percorso di visita: dei complessi architettonici della città romana sono visibili le strutture di una villa frequentata fino al IV sec. d.C. con un ninfeo con vasca centrale a pareti decorate da nicchioni e affrescate, ed esedra centrale anch’essa affrescata con scene marine; l’area del Foro con i resti del tempio di Venere affiancato da due archi onorari, posta su un ampio pianoro in località “Civita”, in un contesto paesaggistico di grande suggestione, le strutture in laterizio visibili nei pressi della porta urbica, i resti della cisterna nota con il nome di “Bagni di Nerone”, un monumento funerario a edicola. Il percorso di visita, che si articola all’interno del Parco Naturalistico nel quale sono visibili rare specie flogistiche mediterranee, si conclude con la visita al Museo Archeologico Comunale situato nell’antico borgo medievale di Marano in una vecchia casa-torre, oggi Palazzo Cipolletti.