Castello di Civitacampomarano
Travocial,
2016-03-11 13:04:28
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Si erge con i due torrioni nella parte alta del paese, strettamente connesso con le strutture abitative che si distribuiscono sui suoi lati, fatta esclusione di quello meridionale che affaccia su rocce a strapiombo. La pianta è quasi quadrata; sul lato occidentale, che è la fronte posteriore, sono due torrioni cilindrici angolari, la cui parte inferiore è a scarpa, quella superiore è cilindrica con coronamento a sporgere su serie di archetti pensili. Questo coronamento continua anche sulla cortina muraria, un po' più in alto; la parete su questo lato, nella parte alta, presenta un loggiato di sei arcate a tutto sesto. Questo elemento, di gusto rinascimentale, rispondente alla necessità di affacciarsi all'esterno, fu inserito in un secondo momento nella muratura che originariamente era continua e compatta. Il lato orientale presenta lo stesso motivo decorativo ad archetti pensili; su questo lato è situato l'ingresso, ad arco, decentrato verso sinistra e preceduto da un ponte di dodici gradini. Mancano qui i due torrioni che si trovano sul lato opposto; c'è un piccolo torrione all'angolo nord-est.Tra i feudatari che ne ebbero il possesso si ricorda Paolo di Sangro, che lo ottenne da Alfonso d'Aragona come ricompensa per aver disertato l'esercito di Antonio Caldora il quale ostacolò in ogni modo Alfonso d'Aragona nella conquista del Regno di Napoli. A memoria del tradimento è ancora lo stemma sulla facciata principale: un grifone sostiene uno scudo con i gigli angioini capovolti.