Area archeologica di Nora
Travocial,
2014-09-19 14:19:35
2014-09-19 14:19:35
Nora fu fondata dai Fenici, alla fine dell’VIII o del VII secolo a.C., sull’incantevole promontorio del capo di Pula, tra mare e stagni. Attualmente nell’antico centro commerciale fenicio, punico e poi romano, possiamo osservare la necropoli fenicia, il complesso abitativo e il tophet punico. Tra le antiche vie lastricate in andesite, si può ancora ammirare uno degli edifici meglio conservati di Nora, il bellissimo teatro, costruito agli inizi del I secolo a.C.. Imponenti sono le strutture termali, spesso decorate da magnifici mosaici databili tra il II e il IV secolo d.C.. Varie le strutture religiose come il Tempio di Tanit del periodo punico, sito sul colle omonimo, il tempio n. 6 o il santuario di Esculapio del II-III secolo d.C.. Numerose sono anche le opere di edilizia abitativa privata, spesso provviste di cisterna dell’acqua, costruite con muri in opus caementicium ed africanum, talvolta particolarmente prestigiose, come la casa dell’atrio tetrastilo, con i suggestivi mosaici del III-IV secolo d.C. Vicino al mare si trova il foro, di forma regolare, che conserva basi di statue onorarie di personaggi famosi. Dopo un lungo periodo iniziato nel V secolo d.C., la città fu abbandonata definitivamente nell’VIII secolo d.C., a seguito di frequenti incursioni piratesche e vandaliche. Dlla fine dell’Ottocento la città fu riscoperta, grazie alle indagini di Nissardi e Vivanet e poi a seguito degli scavi intrapresi a partire dal 1952. Dal sito di Nora, tra i più rilevanti della Sardegna meridionale, proviene una delle testimonianze più importanti dell’archeologia sarda, la famosa Stele di Nora (fine IX-inizi VIII sec.a C.), nella quale appare l’attestazione più antica del nome Sardegna.